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10 anni, 2 dischi e quasi 50 concerti in 5 diverse nazioni. È il bagaglio di esperienza accumulato in un decennio dagli Artichokes, piccola realtà indipendente della scena musicale imperiese che, nata dall’idea di tre amici molto diversi fra loro, ha spento in questo periodo le 10 candeline.

Era il novembre del 2014 quando cominciavano le prime prove in una sala prove nei dintorni delle Ferriere di Imperia.
E, più o meno in questo periodo, in quello stesso scantinato avevano registrato il loro primo brano, “Il Merlo e La Ghiandaia”, antipasto di due dischi che sarebbero usciti di lì a poco, il primo, “A Wish Is…” nel novembre dello stesso anno, mentre il secondo, “Flashbulbs“, nel 2021 dopo una gestazione lunghissima iniziata nel 2017.

Per festeggiare questo traguardo il trio imperiese, composto da Andrea De Thomatis (basso, sintetizzatori), Anthony D’Aguì (chitarra e voce) e Lorenzo Lanteri (batteria) ha tenuto presso lo storico negozio di dischi Tuttomusica un appuntamento dove, in una chiacchierata a quattro, moderata da Simone “Radiomandrake” Parisi dell’associazione Fare Musica di Sanremo, sono state raccontate curiosità e aneddoti divertenti, accompagnati da un rinfresco offerto dalla band stessa.

“È una ricorrenza che definirei non banale – sottolinea il chitarrista Anthony D’Aguì – per noi, nelle nostre vite personali, perché possiamo dire che questo progetto è un qualcosa che ricopre un ruolo importante nelle vite di noi tre. Ma anche per il fatto che non è scontato che un gruppo musicale possa durare così tanto tempo. Questa è una cosa che va al di là della bravura dei musicisti, ma è più un discorso di necessità di trovare un equilibrio fra il proprio progetto e la vita di tutti i giorni, a meno che tu non lo faccia professionalmente. Ringraziamo Marina e Deborah di Tuttomusica e Simone per averci supportato e sopportato nell’organizzazione di questa serata”.

Nel video servizio a inizio articolo le immagini della serata e le parole del gruppo.