Durante la seduta ordinaria del consiglio provinciale di Imperia tenutasi oggi, mercoledì 27 novembre, sono stati affrontati molti temi: dal rafforzamento della collaborazione transfrontaliera con la Francia, all’approvazione di progetti per la tutela ambientale del territorio, fino alla gestione di emergenze legate agli eventi climatici, con un’analisi finale sullo stato delle cose per quanto riguarda i temi del trasporto pubblico, dell’acqua e della questione del biodigestore, sul quale la Provincia intende proseguire nel suo percorso.
Cooperazione Italia-Francia
Tra i punti più significativi all’ordine del giorno, l’approvazione di due progetti del Programma ALCOTRA 2021/2027, che puntano a rafforzare la cooperazione tra Italia e Francia nelle aree di confine.
PAYSAGE Plus_Resiliente
La Provincia di Imperia parteciperà come partner al progetto, con capofila ANCI Liguria, con un budget complessivo di 2.312.000 euro. Gli interventi principali riguardano:
- Ripristino della Strada Provinciale 57 (tratta Bordighera-Seborga-Negi), con l’utilizzo di tecniche di ingegneria naturalistica per mitigare il rischio idrogeologico.
- Organizzazione di cantieri scuola transfrontalieri, che coinvolgeranno i giovani sui temi della resilienza territoriale.
ECOTERR
Nell’ambito del Piano Integrato Territoriale ALPIMED+, la Provincia sarà partner di questo progetto, con un budget complessivo di € 3.889.876,30, di cui € 765.000 destinati a Imperia.
Obiettivi principali: tutela della biodiversità e protezione del patrimonio naturale attraverso un piano d’azione condiviso tra Italia e Francia.
La Provincia lavorerà sul potenziamento del sistema di filtrazione della diga di Tenarda, sopra l’abitato di Buggio (nel comune di Pigna), adottando tecnologie sostenibili. Saranno inoltre organizzate attività di formazione per amministratori e iniziative di educazione ambientale in collaborazione con ANCI Liguria e il Parco Naturale delle Alpi Liguri.
Claudio Scajola, presidente della Provincia, ha commentato: “Sui progetti ALCOTRA ne abbiamo presentati due, entrambi approvati, e dove Imperia ricopre un ruolo significativo, con un finanziamento che sarà dedicato al Tenarda e uno alla provinciale della zona di Pigna. Sono contributi che finalmente ci permettono di intervenire attraverso quella progettazione di carattere europeo, in passato un po’ trascurata da questo territorio”.
Bilancio di Previsione 2024/2026
La consigliera delegata Marzia Baldassarre ha illustrato la variazione del bilancio di previsione, con una proposta di approvazione di 247.727,52 euro.
Inoltre, si è discusso dei debiti fuori bilancio, per i quali sono stati stanziati 300mila euro per il ripristino e la messa in sicurezza della SP3, che collega Cosio d’Arroscia, Pieve di Teco e Mendatica, gravemente danneggiata dall’alluvione di inizio marzo 2024.
Biodigestore di Taggia
Il biodigestore nel comune di Taggia resta un progetto strategico per la provincia di Imperia nonostante le difficoltà legate alla revoca del finanziamento di 6,7 milioni di euro da parte del Ministero dell’Ambiente. La decisione ministeriale, motivata da presunti “elementi di difformità” nelle procedure amministrative, non ha fermato i lavori. La Provincia ha avviato un ricorso per contestare la revoca e intende portare avanti l’opera.
L’impianto, progettato per il trattamento dei rifiuti organici, permetterà di produrre biogas e compost, riducendo la quantità di rifiuti esportati fuori provincia e limitando i costi di smaltimento. Questa operazione dovrebbe tradursi in un contenimento della TARI per i cittadini e in un minore impatto ambientale grazie alla riduzione del trasporto dei rifiuti. Sebbene il contributo revocato copra solo lo 0,22% del budget complessivo, la Provincia sta valutando modifiche al progetto per allinearlo ai requisiti ministeriali e mantenere aperta la possibilità di futuri finanziamenti.
Claudio Scajola ha ribadito: “Per il biodigestore, aspettiamo le risposte del Ministero alle nostre controdeduzioni per quell’avvio di revoca di un finanziamento, che stiamo valutando quanto possa incidere. Ci pare ad ogni modo poco. La cosa significativa è che il progetto del biodigestore sta andando avanti e ci sarà”.
Il presidente ha anche sottolineato che parallelamente si stanno studiando soluzioni alternative per utilizzare i fondi revocati su altri progetti, per non perdere risorse.
Entrata di Acea Molise in Rivieracqua e Riviera Trasporti
Scajola si è soffermato poi sul nuovo partner privato di Rivieracqua, Acea Molise: “L’accordo prevede un significativo investimento da parte di Acea, che contribuirà con 40 milioni di euro, di cui 30 milioni per aumentare il capitale sociale e 10 milioni come finanziamento soci.
Questa operazione porterà diversi vantaggi, tra cui un risparmio annuo stimato tra 700.000 e 800.000 euro, destinati a ottimizzare i costi operativi e migliorare l’efficienza del servizio. L’investimento non solo contribuirà a ripianare i debiti pregressi della società, ma finanzierà anche un piano di miglioramento delle infrastrutture idriche, con interventi sul potenziamento delle reti e degli impianti. Parallelamente, la Provincia è impegnata in una revisione del sistema di trasporti pubblici, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza e garantire un servizio adeguato per la comunità”.
Sul piano dei trasporti, invece, Riviera Trasporti ha presentato un nuovo piano industriale, che va a sostituire quello precedente che non era stato approvato dalla Provincia, in quanto prevedeva tagli lineari che avrebbero compromesso l’efficienza del servizio: “È arrivata una nuova proposta e stiamo lavorando con i tecnici per la sua valutazione. In questo fine anno su questi tre temi l’attività sarà particolarmente intensa”, ha aggiunto Scajola.
La situazione del Consorzio Irriguo e Potabile di Cipressa e Costarainera
Il Consorzio Irriguo e Potabile di Cipressa e Costarainera è al centro di una controversia riguardante la gestione degli impianti idrici e la loro integrazione con il gestore unico provinciale, Rivieracqua. La concessione del consorzio risulta scaduta dal 2010, ma l’ente ha continuato a operare, creando negli ultimi mesi attriti con la Provincia di Imperia e l’ATO idrico, guidati dal presidente Claudio Scajola.
Quest’ultimo ha dichiarato che l’obiettivo principale è garantire il rispetto della legge e la sicurezza dell’erogazione dell’acqua, evidenziando che il Consorzio non ha più titolo per gestire il servizio.
Un altro elemento di tensione riguarda un credito di 517.000 euro che il Consorzio vanta nei confronti di Rivieracqua, cifra che sarà liquidata solo dopo l’ingresso ufficiale del socio privato nella società provinciale. Il Consorzio aveva chiuso i propri impianti all’accesso di Rivieracqua, portando a un confronto acceso e al fallimento di un tentativo di acquisizione forzata con il supporto della polizia provinciale.
Sulla situazione attuale Scajola ha dichiarato: “Il Consorzio ha avuto delle posizioni diverse al suo interno. È un piccolo problema è dovremo far gli atti conseguenti se non ragioneranno. E gli atti conseguenti sono quelli di rispettare la legge”.
Nel video servizio a inizio articolo l’intervista completa al presidente Claudio Scajola.