Dopo 15 anni il Pieve di Teco è di nuovo in Serie A.
Pur concludendo l’annata perdendo con la Castiati Neivese la finale di scudetto della Serie B di pallapugno, la qualificazione allo spareggio finale ha dato alla ASD Polisportiva Pieve di Teco Valle Arroscia l’accesso ufficiale alla prossima edizione del massimo campionato nazionale della disciplina.
Un risultato atteso da molto tempo per il capoluogo della Valle Arroscia, che vanta nella pallapugno una tradizione molto antica.
Allo stesso tempo si tratta di un traguardo inatteso stando ai pronostici, in un’annata dove la squadra partiva alla vigilia in sordina, ma crescendo e prendendo consapevolezza del proprio potenziale partita dopo partita.
“Per noi è un risultato notevole il fatto di poter partecipare il prossimo anno a questo campionato – commenta soddisfatto il presidente Gianni Manfredi. – Soprattutto, voglio precisare, con tre giocatori di Pieve, ed è un qualcosa di mai successo dal ’60 in avanti. Inizialmente quando abbiamo iniziato il campionato speravamo di poter arrivare in una posizione centrale della classifica, poi durante l’annata la squadra è cresciuta notevolmente dal punto di vista tecnico, riuscendo a qualificarsi per la finale. Purtroppo abbiamo perso 11-7 lo spareggio in campo neutro, ma ci può stare. Eravamo già certi della qualificazione in Serie A”.
All’interno di uno Sferisterio “Casà” dai colori autunnali, al crepuscolo di una stagione ricca di soddisfazioni, abbiamo parlato con il presidente Manfredi e con il membro del direttivo Gian Carlo Seno dei risultati e delle prospettive future della squadra, che si appresta ora ad iniziare una nuova avventura.
Nel video servizio a inizio articolo le interviste complete a Manfredi e Seno.