Dopo aver effettuato l’introduzione al Movimento e a incentrato l’attenzione sui temi cari alla fotografia, soprattutto al femminile, aver relazionato sulla scultura e le sue innovazioni, aver approfondito il cinema di Boñuel. La tragedia e l’assurdo, domani, mercoledì 20 novembre al Casinò di Sanremo, ore 16.30, la storica dell’arte dott.ssa Federica Flore relazionerà su “Salvador Dalì. Pittore e performer. Una vita surrealista”. Si tratta della quarta lezione dell’interessante ciclo dedicato al centenario del surrealismo. Ingresso libero sino all’esaurimento dei posti disponibili.
Il Surrealismo è stato un movimento d’avanguardia letterario e artistico europeo sorto a Parigi negli anni Venti del Novecento e diffuso a livello internazionale fino allo scoppio della seconda guerra mondiale, che ha interessato dalla letteratura alla pittura, scultura e fotografia al teatro e il cinema. Come per altre avanguardie storiche di inizio secolo, le intenzioni del movimento furono introdotte dai letterati, prima ancora che dagli artisti visivi, sulla rivista Littérature fondata da André Breton (Tinchebray, 1896 – Parigi, 1966), Louis Aragon (Parigi, 1897 – 1982) e Philippe Soupault (Chaville, 1897 – Parigi, 1990). Questo gruppo di intellettuali, dopo aver inizialmente aderito al movimento del Dadaismo, e averne sostenuto lo spirito di sovvertimento delle categorie, le tecniche e le modalità di fruizione tradizionali dell’arte, cominciò a interessarsi ai temi dell’irrazionale e dell’inconscio, che andavano diffondendosi in quegli anni grazie alle scoperte del fondatore della psicoanalisi Sigmund Freud. Il primo manifesto del Surrealismo fu pubblicato nel 1924 dallo stesso poeta e critico d’arte Breton, che fino a quel momento aveva fatto parte e condotto i dadaisti in Francia, e dopo il quale molti tra questi si unirono al nuovo movimento.