Il giornalismo oggi è in salute? Questo il filo rosso che ha accompagnato la conferenza di ieri pomeriggio presso il Museo Civico di Sanremo dove Filippo Paganini, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Liguria, ha affrontato il tema ‘Il giornalismo oggi in Italia, con particolare riguardo alla Liguria‘.
Durante l’incontro Paganini ha offerto una riflessione a tutto tondo sullo stato della professione giornalistica evidenziando sfide, opportunità e cambiamenti in atto.
Le parole di Filippo Paganini
La crisi della carta stampata e l’ascesa del digitale
“Il giornalismo sta attraversando una fase complessa. Soprattutto la carta stampata soffre una crisi acuita dall’avvento di internet e da molteplici fattori economici”, ha esordito ai nostri microfoni Paganini. Tuttavia “Il giornalismo online e altre forme di comunicazione sono in crescita. È essenziale sviluppare nuove piattaforme e approcci per garantire un futuro alla professione”.
Secondo Paganini la digitalizzazione non deve essere vista come una minaccia ma come un’opportunità per adattarsi ai tempi. Ha così invitato a esplorare nuove strade senza trascurare l’importanza della formazione, suggerendo scuole di giornalismo o collaborazioni con testate locali come primi passi nel settore.
Un lavoro in evoluzione, ma sempre affascinante
Paganini ha raccontato il proprio percorso, iniziato in redazione da ragazzino, proseguito durante gli anni universitari con esperienze nelle radio della seconda metà degli anni Settanta, fino a diventare caporedattore del Secolo XIX. “Il nostro lavoro è sempre più complesso e impegnativo. Gli editori, per far quadrare i bilanci, hanno ridotto i costi del lavoro lasciando un carico maggiore sui giornalisti rimasti e complicando l’ingresso delle nuove generazioni”, ha osservato.
Nonostante le difficoltà Paganini ha sottolineato il fascino del mestiere: “Essere giornalista significa parlare a tutti di tutto, raccontare la verità senza eccessi”. Ha poi citato Hegel: ‘La lettura del quotidiano è la preghiera mattutina dell’uomo moderno’, un mezzo insostituibile per approfondire le notizie e alimentare il dibattito pubblico.
Fake news e intelligenza artificiale
Un altro tema affrontato è stato quello delle fake news, problema amplificato dalla democratizzazione delle piattaforme online. “Le fake news sono sempre esistite, ma oggi chiunque può crearle e diffonderle rapidamente. È fondamentale che i giornali si impegnino a proteggere i lettori”, ha dichiarato.
Parlando dell’intelligenza artificiale Paganini ha riconosciuto il potenziale di questa tecnologia per migliorare quantità e qualità del lavoro giornalistico, ma ha messo in guardia contro il rischio di sostituire il pensiero umano: “L’AI deve essere un aiuto, non un sostituto“.
L’esperienza di Paganini e il futuro del giornalismo
Filippo Paganini giornalista professionista, si è laureato in Giurisprudenza e in Storia presso l’Università di Pisa. È stato caporedattore del Secolo XIX di Genova, quotidiano di cui è tuttora collaboratore, nonché responsabile, presso la sede centrale, del settore politica ed economia. Ne ha inoltre diretto l’edizione spezzina. Ha collaborato a ‘Il Sole 24 Ore’, ‘Il Tirreno’, ‘La Gazzetta del Mezzogiorno’, ‘La Sicilia’ e l”Agenzia Italia’. È autore dei libri: ‘Gino Patroni, un umorista a Spezia’, 2012 e ‘I giorni del 1968. Fra cronaca e storia spezzina’ (2018). Consigliere della Famija Sanremasca, del Panathlon Sanremo, promotore del ‘Plogging‘, fa parte degli ‘Amici del Museo Navale di Imperia‘, tiene conferenze alla Unitre Sanremo ed ultimamente opera come ‘autista Lilt’. Dal 2013 è presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Liguria.
Concludendo la conferenza Paganini ha ribadito che il giornalismo, pur tra luci e ombre, resta un lavoro di grande rilevanza sociale. “La carta stampata è in sofferenza ma il giornalismo, nelle sue molteplici forme, è vivo. Serve entusiasmo e volontà per affrontare le nuove sfide”.
L’intervista integrale a Paganini nel video-servizio a inizio articolo.