massacro lupi Alice Ardoino

La convivenza tra uomo e lupo continua a essere una questione complessa e dibattuta. Riviera Time ha raccolto la testimonianza di Alice Ardoino, allevatrice di cavalli bardigiani e pony, che gestisce un’azienda agricola a Villa Faraldi e affronta in prima persona le difficoltà e le preoccupazioni legate alla crescente presenza di lupi nella sua zona.

Le parole di Alice Ardoino – “Ormai è diventato un massacro”

Già a inizio anno Alice ci aveva raccontato di episodi difficili: tre dei suoi pony erano stati attaccati e uccisi dai lupi. Ma la situazione, da allora, è peggiorata. “Ormai è diventato un massacro”, ha affermato la giovane allevatrice, esasperata e preoccupata sia per i suoi animali che per la propria sicurezza. Ad ottobre un altro attacco: un puledro è stato predato, mentre un pony è riuscito a salvarsi.

Alice ha raccolto immagini dalle foto-trappole installate nella sua proprietà che mostrano la presenza di sei lupi insieme e altri due in una zona limitrofa. “Non ci sono più animali selvatici e i lupi hanno fame“, ci ha spiegato. Secondo Alice, il numero dei lupi è ormai insostenibile, e il problema sta diventando fuori controllo.

“Mi sto chiedendo se sia ancora possibile continuare così”

La giovane allevatrice ha cercato di prendere provvedimenti per proteggere i suoi animali: ha creato un recinto notturno e dispone di undici cani da guardia, ma afferma che non è sufficiente. In passato i lupi presenti in zona erano solo pochi esemplari ma ora il numero sembra in crescita e si contano almeno due branchi, uno dei quali composto da sei lupi.

Alice teme che le aggressioni possano aumentare fino a minacciare non solo i suoi animali ma anche la sua sicurezza personale. “Io ho paura”, ha confessato, descrivendo l’angoscia che l’accompagna nel suo lavoro quotidiano. “Sono costretta a convivere con questa situazione, ma mi sto chiedendo se sia ancora possibile continuare così”.

La testimonianza di Alice Ardoino è un appello alle istituzioni per cercare soluzioni che garantiscano sia la sicurezza degli allevamenti sia il rispetto dell’ecosistema naturale.