Online da pochi giorni su Netflix ‘La legge di Lidia Poët 2‘ la serie crime italiana ispirata alla vera storia dell’avvocata di origine piemontese, che morì a Diano Marina a 94 anni, il 25 febbraio 1949, presumibilmente nel vecchio ospedale Ardoino Basso, di via XX settembre, che era stato ricostruito dopo il terremoto del 1889.
La legge di Lidia Poët
Ambientata nell’Italia di fine Ottocento la serie rielabora le vicende di una donna che si è battuta contro le discriminazioni di genere per realizzare il suo sogno di esercitare la professione legale.
Nata in Val Germanasca nel 1855 e cresciuta a Pinerolo, Lidia Poët fu una pioniera della lotta per i diritti delle donne. Si laureò in giurisprudenza all’Università di Torino nel 1881 con una tesi sull’emancipazione femminile e il diritto di voto. Due anni dopo, passò l’esame di abilitazione, ottenendo inizialmente l’iscrizione all’Ordine degli Avvocati di Torino. Tuttavia, nel 1884, la Corte di Cassazione annullò l’iscrizione con la giustificazione che le donne non erano ‘adatte’ alla professione, sancendo una battuta d’arresto per Lidia e per le aspirazioni di tante altre donne.
Proprio questo episodio reale è il punto di partenza per la trama della serie, che mescola cronaca e finzione. Nelle sei puntate della nuova stagione l’avvocata Poët affronta con il fratello Enrico nuovi casi, lotta per i diritti delle donne e tenta di cambiare una legge profondamente ingiusta.
Lidia Poët e Diano Marina
La serie ha acceso l’interesse anche a Diano Marina, dove Lidia Poët trascorse gli ultimi anni e morì. Gli abitanti della cittadina ligure, incuriositi dal successo della serie, hanno iniziato a cercare testimonianze locali e documenti storici sulla giurista. Addirittura c’è chi è riuscito a risalire all’atto di morte che sarebbe firmato da Nicola Durante, Bernardo Gramondo e Francesco Delfino. Fu poi sepolta nel cimitero di San Martino, in val Germanasca.
Lo scorso marzo la città degli aranci le ha dedicato l’incontro ‘Ricordando Lidia Poet nel settantacinquesimo anniversario della sua morte’ presso la sala Margherita Drago del Palazzo del Parco. Nel novembre 2023 nella città degli aranci si era tenuto un incontro pubblico con Cristina Ricci, autrice del volume ‘Lidia Poët. Vita e battaglie della prima avvocata italiana, pioniera dell’emancipazione femminile’, pubblicato a Torino nel 2022.