‘Eppure amore mio / Non si è mai spezzato / Questo sogno fatato / Che ci tiene legati con tutto l’amore alla terra / Che non abbiamo difeso / Ed ora è un campo minato / Su cui crescono fiori bellissimi’. Così recita ‘La mia terra‘ (Carosello Records), il brano di Diodato che ieri sera al Teatro Ariston di Sanremo ha ricevuto la Targa Tenco come Migliore Canzone Singola.
Premio Tenco 2024
Ieri sera, al Teatro Ariston di Sanremo, ha infatti preso il via la 47esima edizione del Premio Tenco, un appuntamento storico per la canzone d’autore che celebra quest’anno il 50esimo anniversario dalla fondazione. Il teatro si è riempito di emozioni e musica di altissimo livello, dando inizio a una tre giorni di spettacolo con alcuni dei più grandi protagonisti della scena musicale italiana.
Diodato
Ad aprire la serata è stato Diodato. L’artista ha deciso di inaugurare la rassegna con una canzone nuova, uscita solo pochi giorni fa, spiegando così la sua scelta: “Mi interrogo su cosa possa fare la musica in un momento drammatico come quello che stiamo vivendo. È un atto di rivoluzione”, ha dichiarato. La canzone si intitola appunto ‘Atto di rivoluzione‘ e nel suo testo si riflette un’anima profondamente pacifica ma anche dissidente, pronta a interrogarsi sull’impatto delle proprie azioni come essere umano e come artista.
La mia terra
Il momento clou per Diodato è arrivato quando gli è stata consegnata la Targa Tenco per la Migliore Canzone Singola, grazie al brano ‘La mia terra‘. Visibilmente commosso, Diodato ha commentato: “Sono estremamente emozionato. Tanti tarantini hanno troppe cose dentro contrastanti, noi lotteremo”. ‘La mia terra‘ è una struggente dedica alla città di Taranto. I versi della canzone raccontano il mito fondativo di Taranto, riprendendo la storia di Falanto, capo dei Parteni, che, esiliato da Sparta, trovò la sua terra predestinata sotto una pioggia caduta in un cielo sereno, così come profetizzato dall’oracolo. Diodato ha spiegato di voler raccontare un viaggio nel Mediterraneo, simile a quello di Falanto, che oggi può essere interpretato in chiave moderna, ricordando le migrazioni e i conflitti attuali.
Dopo la toccante interpretazione di ‘La mia terra‘, ha omaggiato il pubblico del Teatro Ariston con la celebre ‘Che vita meravigliosa‘, sigillando così un’esibizione che ha messo in luce tutto il suo talento artistico e la sua sensibilità umana.
47esima edizione Premio Tenco
La serata, presentata da Francesco Centorame e Antonio Silva, ha visto sul palco molti altri protagonisti. Tra questi, Paolo Benvegnù, premiato con la Targa Tenco, Tullio De Piscopo, insignito del Premio ‘I suoni della canzone’, Simona Molinari e Setak, anch’essi vincitori di una Targa Tenco, e la special guest Cosimo Damiano Damato. Altri artisti che hanno illuminato la serata con le loro esibizioni sono stati Elisa Ridolfi, Gianni Coscia, Fabrizio Mocata e Michele Staino, Francesco Tricarico e Alberto Zeppieri.
L’associazione culturale Club Tenco, fondata nel 1972 da un gruppo di appassionati di musica sotto la guida di Amilcare Rambaldi, porta avanti la missione di promuovere e sostenere la canzone di qualità. Intitolata al grande Luigi Tenco, l’associazione opera con l’obiettivo di conferire dignità artistica e poetico realismo anche alla musica leggera, con un impegno costante per l’autonomia e la libertà creativa.
La rassegna proseguirà oggi e domani; in allegato il programma completo.
Le immagini dell’evento nel video-servizio a inizio articolo.