Veronica Russo, nel corso del suo mandato regionale, ha presentato una proposta di legge alle Camere per l’abrogazione della legge 264/1999, che ha introdotto il numero chiuso per l’accesso alle facoltà universitarie. Questa proposta è stata approvata all’unanimità dall’intero consiglio regionale.
“Il numero chiuso è ormai un ostacolo anacronistico che non risponde più alle esigenze della nostra società. La mia proposta di legge puntava a rimuovere le attuali barriere all’ingresso per i corsi di laurea, promuovendo una formazione basata sul merito e sul completamento del percorso di studi piuttosto che su selezioni iniziali”, afferma la consigliere regionale Russo.
“Sono contenta che la Commissione istruzione del Senato abbia approvato l’abolizione del test di ingresso per le facoltà di medicina, odontoiatria e veterinaria. La mancanza di personale medico ha raggiunto livelli critici e, se non si interviene rapidamente, rischiamo di trovarci in una situazione insostenibile nei prossimi anni. Occorre dare l’opportunità a più giovani di accedere alle facoltà, formando un numero adeguato di professionisti in grado di garantire un futuro migliore alla sanità italiana. L’aumento del numero di medici laureati e formati adeguatamente permetterebbe una gestione più efficace del turnover del personale, evitando di sovraccaricare i medici attuali e riducendo i tempi di attesa nelle strutture sanitarie”, continua la consigliere Russo. “È fondamentale attuare politiche che mettano al centro il diritto allo studio e la formazione qualificata e, con orgoglio, oggi posso affermare che la mia proposta approvata in consiglio regionale sta avendo il suo seguito”.
“Mi impegnerò con costanza e attenzione affinché il merito prevalga sempre su qualsiasi altra logica. L’implementazione di un sistema meritocratico non è priva di sfide, ma è fondamentale che un legislatore lavori a garantire che tutti abbiano le stesse possibilità di dimostrare le proprie capacità. Promuovere una cultura del merito significa costruire un futuro in cui ciascuno possa esprimere il proprio potenziale e contribuire al bene comune”, conclude Veronica Russo.