Il segretario generale della CGIL Imperia, Tiziano Tomatis, commenta gli sgomberi effettuati alle Gianchette: “Questi sgomberi rappresentano soltanto l’atto cruento e finale di una lunga e drammatica storia. Sono donne, bambini e uomini in fuga dai propri paesi, alla disperata ricerca di un posto più sicuro dove vivere, lavorare e far crescere i propri figli”.
Tomatis continua a sottolineare le difficoltà della situazione: “Tendopoli, sicurezza, disagi ai cittadini: questi sono il triste e costante risultato dell’assenza di un centro di accoglienza. Ventimiglia, essendo una città di confine, ha bisogno di un punto di accoglienza che possa garantire a queste persone la dignità di riconoscersi come essere umano. Dal 2020, anno della chiusura del centro di accoglienza, noto come ‘Campo Roja’, non c’è stato più nulla. Solo di recente, il Ministro Piantedosi, in visita alla città, ha rassicurato i cittadini affermando che l’amministrazione di Ventimiglia era prossima all’apertura di un nuovo centro di accoglienza. Ma anche in questo caso si è rivelata solo pubblicità a buon mercato, poiché la struttura individuata non è mai giunta al termine ed è tuttora inagibile”.
Infine, Tomatis lancia un appello all’amministrazione locale: “La CGIL richiede pertanto al sindaco e all’amministrazione del Comune di Ventimiglia di attivarsi seriamente e concretamente per affrontare la problematica legata all’accoglienza”.