La destagionalizzazione del turismo è l’obiettivo principale per le realtà economiche e associative del Golfo Dianese. Paolo Saglietto, presidente di Confcommercio Golfo Dianese, non ha dubbi: “La cosa più importante per noi è la destagionalizzazione. Per questo, da sempre, abbiamo puntato sull’outdoor. Ed è sulla partita dell’outdoor che si gioca veramente il futuro turistico del nostro territorio“.
Le parole di Paolo Saglietto
Il Golfo Dianese, infatti, sta cercando di sviluppare una strategia per attrarre visitatori non solo durante i picchi estivi, ma anche nei mesi meno frequentati, come ottobre. Secondo i dati, il mese di ottobre nella zona gode di un clima tra i migliori in Italia, e questo rappresenta una grande opportunità. “Dobbiamo puntare su questo e promuovere le potenzialità climatiche e naturalistiche del nostro territorio, cercando di estendere la stagione turistica oltre i confini dell’estate”, ha aggiunto Saglietto.
Comitato Outdoor del Golfo
In quest’ottica si inserisce il progetto del Comitato Outdoor del Golfo, una nuova realtà che comprende tutte le associazioni di bike locali, con l’ambizione di allargare la sua attività anche ad altri sport all’aria aperta, come trekking, vela e podismo. L’obiettivo è quello di creare una piattaforma unica per gli sport all’aperto, che possa offrire agli ospiti una vasta scelta di attività sportive professionali, serie e competenti, in grado di attrarre una clientela variegata, dagli appassionati di sport estremi a chi cerca semplicemente una giornata di relax in natura.
Il comitato mira a costruire una rete tra tutte le realtà locali, dalle associazioni sportive ai ristoratori, dagli hotel ai servizi di noleggio attrezzature, in modo che il turismo outdoor possa svilupparsi in modo armonico e integrato con l’economia locale. Le ricadute positive, infatti, sarebbero non solo turistiche, ma anche economiche, con benefici concreti per tutto il tessuto commerciale del Golfo Dianese.
A breve la creazione di una polisportiva unica che coordini le varie iniziative legate agli sport outdoor. “Avere una polisportiva significa avere un soggetto unico, capace di accedere a contributi pubblici attraverso la tassa di soggiorno, raccolti da vari comuni del Golfo, e quindi di poter gestire in maniera più efficiente le risorse destinate al turismo sportivo. In questo modo si potrebbero portare avanti progetti che, finora, sono stati affidati solo a iniziative private”, ha spiegato Saglietto.
L’intervista integrale a Saglietto nel video-servizio a inizio articolo.