Si è chiuso con una richiesta di oltre 700mila euro il bando regionale dedicato alla riqualificazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Sette i comuni liguri che hanno richiesto l’agevolazione regionale, a fronte di 9 progetti che, in caso di completa ammissibilità, genereranno investimenti superiori ai 900mila euro sul territorio ligure.
“Siamo molto soddisfatti della partecipazione – dichiara l’assessore regionale allo Sviluppo economico e alla Sicurezza Alessio Piana. – Il ruolo di Regione Liguria, in questo percorso, è proprio quello di aiutare i Comuni a riconsegnare vita e dignità a questi immobili. Per farlo, grazie alle recenti modifiche normative, non solo abbiamo aumentato le risorse e dotato questa attività con un proprio capitolo di bilancio, ma abbiamo permesso agli enti locali interessati di presentar domanda anche in una fase antecedente al decreto di destinazione del bene dell’ANBSC (Agenzia Nazionale Beni Sequestrati Confiscati). I contributi regionali richiesti, a copertura dell’80% dell’investimento, superano complessivamente i 700mila euro, per un intervento complessivo di circa 900mila euro. Vista la dotazione di 600mila euro dello strumento, nel caso venissero ritenute tutte ammissibili le domande, è prassi regionale valutare un opportuno rifinanziamento in modo da non lasciare indietro nessuno in questa importante opera di legalità e di contrasto al degrado urbano”.
Si ricorda che la dotazione economica dello strumento è di 600mila euro e che l’agevolazione regionale è concessa a copertura dell’80% dell’investimento effettuato, 90% se è un piccolo comune a farne richiesta (fino a 5mila abitanti). Il contributo massimo concedibile a fondo perduto è di 100mila euro. In caso di due domande presentate dallo stesso ente può raggiungere i 150mila euro.
L’elenco dei comuni verrà pubblicato con il decreto di concessione dei contributi emesso dalla Direzione Generale Sviluppo economico di Regione Liguria.