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L’estate sta finendo e un anno se ne va’, recitano i Righeira nella loro celebre canzone, ed è il momento di tirare le somme anche per la stagione turistica del Golfo Dianese. Nonostante un’estate che non ha fatto registrare numeri da record a causa del maltempo, il bilancio si chiude in modo positivo.

Lo confermano le parole di Fabio Viale, presidente dei Balneari della provincia di Imperia (SIB Confcommercio) e vicepresidente regionale del SIB Liguria e Paolo Saglietto, presidente della Confcommercio del Golfo Dianese, che pongono l’accento su un concetto chiave: destagionalizzazione.

Il bilancio di Fabio Viale e Paolo Saglietto

“Un’estate con luci e ombre”, la definisce Paolo Saglietto, presidente della Confcommercio Golfo Dianese. Nonostante il maltempo abbia avuto un forte impatto, soprattutto nei mesi di bassa stagione, il bilancio generale è buono. I dati relativi a luglio e agosto, grazie al bel tempo, si sono mantenuti in linea con quelli degli anni precedenti, con spiagge piene e un “ritorno significativo dei turisti stranieri, in particolare gli svizzeri”, commenta Fabio Viale (SIB).

Maltempo e qualità delle presenze

Un elemento di forte criticità è stato il maltempo dei mesi primaverili, che ha penalizzato le spiagge e le attività all’aperto. “A Diano Marina, per esempio, abbiamo completamente perso maggio e giugno per via della pioggia e del freddo”, spiega Fabio Viale. Nonostante le passeggiate lungo il mare fossero frequentate, i turisti non si fermavano in spiaggia, proprio a causa delle condizioni atmosferiche avverse.

Settembre, anch’esso caratterizzato da un meteo instabile, ha confermato una stagione altalenante, ma con un importante risultato: molti stabilimenti balneari sono ancora aperti. “Dopo il 15 settembre si potrebbe già chiudere, ma quest’anno molti sono rimasti operativi proprio per allungare la stagione e offrire ai nostri clienti la possibilità di prolungare il loro soggiorno in spiaggia”, spiega Viale.

Destagionalizzazione

Destagionalizzazione è la parola d’ordine per il futuro del turismo. “Non possiamo più ragionare solo sui numeri di presenze”, sottolinea Paolo Saglietto. “Forse è meglio avere un po’ meno visitatori, ma dare servizi con qualità superiore”. L’obiettivo è quello di svincolarsi dalle dinamiche climatiche, sempre più imprevedibili, e offrire ai turisti motivi per visitare il Golfo Dianese che vadano oltre il semplice bel tempo.

Un segnale importante in questa direzione è la decisione anche delle strutture ricettive di rimanere aperte fino alla fine di ottobre. “È un passo fondamentale – continua Saglietto – e dimostra che il lavoro fatto sta iniziando a dare i suoi frutti. Dobbiamo continuare su questa strada e imparare da ogni esperienza, offrendo sempre di più un prodotto turistico di qualità, che renda la nostra zona una meta interessante in ogni periodo dell’anno”.

Se è vero che il meteo ha giocato un ruolo sfavorevole quest’anno, è altrettanto vero che gli operatori del Golfo Dianese stanno lavorando con determinazione per costruire un’offerta turistica che non sia legata solo ai mesi estivi. Le strategie di allungamento della stagione e l’aumento della qualità dei servizi sembrano essere la strada giusta per rendere il Golfo Dianese una meta attrattiva per turisti italiani e stranieri, indipendentemente dalle previsioni meteo.

Le interviste integrali a Viale e Saglietto nel video-servizio a inizio articolo.