Le tariffe approvate per il mercato ambulante dall’amministrazione di Bordighera per l’anno 2024, comunque inferiori di circa il 15% rispetto all’anno precedente, hanno consentito di non gravare su altre categorie di cittadini e imprese tenute anch’esse al versamento del canone unico per i passi carrai, i dehors e la pubblicità.
L’apprezzata volontà del legislatore di sostenere una categoria di imprenditori particolarmente colpita durante il periodo dalla pandemia avrebbe dovuto essere bilanciata da trasferimenti compensativi a favore dei Comuni per evitare un aumento di altre imposte a danno dei privati. In altre situazioni è accaduto, ma nulla è avvenuto in questo caso specifico.
Le tariffe mercatali sono state quindi fissate dal Comune cercando di contemperare l’effettiva entità del prelievo pro capite con l’intera platea dei contribuenti soggetti al canone unico.
La pronuncia del giudice di primo grado evidenzia che si tratta di “una chiara norma di favore (sulla genesi della quale ha, molto probabilmente, influito anche la pandemia allora in atto)”, “conservando i Comuni la possibilità di agire sulle tariffe del canone unico patrimoniale concernenti tutte le altre occupazioni di suolo pubblico” e “affrontando una questione di assoluta novità”.
Questo imporrà all’amministrazione una valutazione sulla necessità di aumentare la durata del mercato settimanale del giovedì, che consentirebbe di aderire all’interpretazione letterale della prescrizione normativa mantenendo inalterati gli introiti del canone unico senza aumentare le altre tasse comunali a danno di aziende e privati e senza distribuire il minor gettito del canone mercatale sulle altre categorie di contribuenti, come specificatamente previsto dalla pronuncia del Tar.