“La triste vicenda di Ventimiglia ci ha fatto comprendere la vulnerabilità economica della nostra città”, afferma Sergio Scibilia, presidente cittadino di Confesercenti. “Il mercato coperto si è confermato un vero centro commerciale ‘centrale’, un motore che accende la macchina, che attira clientela locale e da fuori”.
“In un fazzoletto di terra sono presenti realtà incredibili: dai contadini ai fruttivendoli, passando per maestri formaggiai, fioristi e generi vari. Un’offerta commerciale variegata raccolta in un solo spazio con quattro lati”, prosegue. “Una realtà che deve essere protetta, valorizzata, rilanciata e tutelata come bene d’interesse pubblico”.
Scibilia sottolinea l’urgenza per il Comune di mettere in sicurezza l’attuale struttura, ma invita anche a guardare al futuro con lungimiranza. “È necessario pensare al bene comune, non solo al consenso elettorale”, aggiunge, insistendo sulla necessità di preservare il mercato coperto come punto centrale per il commercio cittadino, dove gli operatori, custodi di tradizioni, possano lavorare in serenità.
Tra le priorità elencate, Scibilia menziona la sistemazione dell’ala dell’ex Liceo e della ex cabina Enel “oggi patrimonio pubblico abbandonato”, e la riqualificazione dei marciapiedi di via Roma, considerati pericolosi.
“Prima la ripresa immediata delle attività, poi sediamoci a ragionare sul futuro”, conclude, auspicando che il Mercato Coperto, cuore pulsante del commercio cittadino, possa tornare a essere un luogo accogliente, sicuro e funzionale al 100%.
Il Comune deve preservare un patrimonio che ci ha lasciato Thomas Hanbury, a favore di tutta la città. Le associazioni devono collaborare per tutelare le imprese.