Dopo la denuncia del personale sanitario sulle scarse condizioni di sicurezza nel carcere di Sanremo arriva l’ultimatum del sindacato della Polizia Penitenziaria USPP al direttore: “Se non verremo convocati ad un tavolo ad hoc sulle problematiche riguardanti la gestione dell’istituto comunicheremo lo stato di agitazione”.
“Le relazioni sindacali sono ferme”, spiega Guido Pregnolato, segretario ligure dell’USPP, “da tempo le nostre segnalazioni rimangono inascoltate e a causa di un ambiente lavorativo diventato tossico, complice una mala gestione, sono sempre più i colleghi, di tutti i ruoli, ad abbandonare la divisa”.
“Le aggressioni al personale sono quotidiane e questo sicuramente fa parte del rischio preventivo del mestiere di poliziotto penitenziario, ma in troppi episodi gli agenti ci riferiscono di sentirsi abbandonati dal comandante”, prosegue Pregnolato. “Ieri, 4 settembre, mentre era in corso l’ennesimo evento critico con protagonista un detenuto riottoso che ha costretto il personale ad essere trattenuto oltre l’orario di servizio, ci è stato comunicato che il comandante abbia lasciato l’istituto o comunque non abbia più fatto rientro nel reparto a supportare e coordinare i suoi uomini. Non abbiamo certezza dell’accaduto, sicuramente chiederemo al provveditore regionale di verificare quanto riferito, perché se confermato sarebbe gravissimo: in questo particolare contesto storico che sta interessando le carceri italiane caratterizzato da criticità ormai all’ordine del giorno è inaccettabile che il poliziotto penitenziario di Sanremo sia privo del proprio punto di riferimento, sovraccaricato di responsabilità che non li spettano”.
“In caso di ulteriore immobilismo del direttore”, conclude il sindacato, “inizieremo una serie di azioni di protesta al fine di rivendicare maggiori tutele e sul tema sicurezza interna, considerato che la situazione appare completamente sfuggita di mano dai vertici locali, fortemente preoccupati per le possibili ripercussioni negative sulla società, siamo pronti a richiedere un incontro col prefetto”.