Arriva in Liguria l’importante strumento del “Distretto del Cibo”. Lo scopo è quello di promuovere un percorso di collaborazione tra imprenditori, enti locali e soggetti sociali: il tutto volto allo sviluppo sostenibile dei territori.
Sabato scorso infatti, nell’ambito dell’edizione 2024 della manifestazione “Expo Valle Arroscia” a Pieve di Teco – l’annuale vetrina delle eccellenze del territorio – è stato presentato il protocollo di intesa, per la costituzione del “Distretto del Cibo Liguria di Ponente“, con la Regione Liguria, l’ente Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri, il Comune di Pieve di Teco, la Camera Commercio Riviere di Liguria, il Centro Studi Alfred Nobel di Sanremo, l’associazione “Antiche Vie del Sale”, l’associazione “La Via Aleramica a.p.s.”, e la Consulta Nazionale dei Distretti del Cibo.
All’incontro sono intervenuti il vicepresidente della Regione Liguria e assessore all’Agricoltura Alessandro Piana, il presidente del Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri, Alessandro Alessandri, Enrico Pira, sindaco di Pieve di Teco, Enrico Lupi, presidente della Camera di Commercio Riviere di Liguria, Gianfranco Trapani, direttore del Centro Studi Alfred Nobel, il vicepresidente della Consulta Nazionale dei Distretti del Cibo Ignazio Garau.
I “Distretti del Cibo”, istituiti con la legge 205 del 2017, rappresentano un nuovo modello di sviluppo per l’agroalimentare italiano ed oltre a favorire la crescita territoriale promuovono la coesione e l’inclusione sociale. Questi strumenti sostengono la cooperazione tra attori economici e filiere produttive locali che valorizzano, attraverso azioni di progresso sostenibile, valorizzano il lavoro di tutti i soggetti coinvolti e garantiscono la qualità per il consumatore. I distretti sono lo strumento per organizzare e valorizzare i territori, intesi non come mera area geografica, ma come spazio di interazioni, come somma dei beni tangibili e intangibili che insistono sullo stesso: sono i territori che inventano e sperimentano con successo soluzioni che rispondono in maniera sostenibile ai tanti bisogni della comunità. E il cibo e l’agricoltura sono il riferimento da cui partire per un percorso di sviluppo sostenibile, poiché il cibo è coinvolgente e, nelle sue molteplici implicazioni, lega in modo stretto le persone, l’organizzazione delle comunità, la salute e la qualità della vita con le risorse naturali, la terra, la biodiversità, la loro gestione e salvaguardia.
Il “Distretto del Cibo Liguria di Ponente” si concentra proprio sulla valorizzazione del territorio, ricco di storia, cultura e tradizioni, attraverso la collaborazione tra settore agroalimentare, ristorazione e ospitalità. Il Protocollo di Intesa permette infatti, di coinvolgere enti locali e associazioni per definire un Piano di Sviluppo con il riconoscimento ufficiale alla Regione Liguria.
Entusiasta dell’iniziativa il presidente del Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri, Alessandro Alessandri: “Siamo di fronte ad un passo importante per il nostro territorio, il nostro entroterra e non solo. Iniziative come queste evidenziano come la sinergia tra enti locali, Istituzioni di ogni livello, e associazioni, sia proficua e sia volta al benessere della popolazione e del nostro Ponente. Ciò che mi preme sottolineare, conclude Alessandri, è che tutti possono entrare a far parte del comitato, basta farne richiesta. Quindi tutti gli enti e le associazioni che vogliono sposare l’iniziativa possono aderire e la loro istanza sarà accolta con favore”.
Soddisfatto il vicepresidente della Regione Liguria e assessore all’Agricoltura Alessandro Piana il quale ha evidenziato che la costituzione del “Distretto del cibo Liguria di Ponente” rappresenta “un volano importante per lo sviluppo del territorio ligure in quanto promuove una crescita sostenibile con lo scopo di valorizzare e preservare le eccellenze agroalimentari, la bellezza del paesaggio rurale, e l’unicità del patrimonio culturale”.