Diano Calderina, una suggestiva frazione di Diano Marina, è un piccolo gioiello incastonato tra le colline liguri del Golfo Dianese, dove la storia e le tradizioni vivono ancora nel cuore dei suoi abitanti. Situata a soli 2 chilometri dal centro di Diano Marina e a circa 7 chilometri da Imperia, questa comunità conserva il fascino dei borghi antichi, con un forte legame alla cultura e alle tradizioni locali.
Diano Calderina – Un po’ di storia
Fino al 1923, Diano Calderina era un comune autonomo che comprendeva anche le frazioni di Muratori, Serreta e Gorleri, e occupava la parte collinare dell’attuale comune di Diano Marina. Il suo territorio si estendeva a est fino ai rii Varcavello e Maimona, mentre a nord e ovest era delimitato dalla storica Via di Savoia, che lo separava dal comune di Oneglia.
Le radici storiche di Diano Calderina sono profondamente intrecciate con quelle di Diano Marina e della valle Dianese. Abitata già in epoca preistorica, la zona fu un tempo dominata dai Liguri Ingauni. Durante il Medioevo, entrò nei possedimenti dei marchesi di Clavesana e, nel 1199, divenne parte della Communitas Diani, un’unione di centri che nel 1228 si integrò nella Repubblica di Genova. Le vicende della zona seguirono poi quelle della Liguria, passando dalla Repubblica Ligure all’Impero Francese, e infine al Regno di Sardegna e al Regno d’Italia nel 1861. Nel 1923, Diano Calderina perse la sua autonomia comunale e venne annessa a Diano Marina.
Le tradizioni religiose
Nonostante le sue dimensioni ridotte, Diano Calderina è una comunità vivace, che trova nelle celebrazioni religiose uno dei suoi momenti più significativi. Tra queste spicca la Festa patronale di San Giacomo Apostolo, celebrata a luglio, con una solenne processione che attraversa le vie del borgo, un’occasione di forte devozione e unione per gli abitanti.
Un altro evento di grande importanza è la Processione dell’Immacolata Concezione, che si svolge la sera dell’8 dicembre lungo il carruggio centrale del paese. Questa processione, avvolta in un’atmosfera di raccoglimento, è uno dei momenti più sentiti dalla comunità.
Eventi e tradizioni locali
Oltre alla fede, Diano Calderina è un luogo dove le tradizioni locali sono profondamente radicate. Alla fine di gennaio si tiene la Benedizione degli Animali, un rito che evoca le antiche usanze contadine, mentre il 3 febbraio, nella borgata Muratori, si celebra la Benedizione della Gola in onore di San Biagio.
Uno degli eventi più spettacolari è l’Infiorata del Corpus Domini, durante la quale la piazzetta e il sagrato della Chiesa del XVI secolo vengono ricoperti da un magnifico tappeto di fiori.
La Chiesa di San Giacomo a Diano Calderina
Immersa tra gli ulivi, la parrocchiale di San Giacomo, con il suo caratteristico campanile rosso, è visibile da lontano. La chiesa, costruita nel XVI secolo, è un simbolo della comunità, che da secoli trova in essa un punto di riferimento spirituale. La chiesa si distacca da Diano Castello e diventa a sua volta matrice di altre piccole chiese. San Giacomo, situato come una sentinella che veglia sul Golfo, continua a essere un luogo di devozione, dove i valori tradizionali della terra ligure vengono riscoperti e celebrati.
L’Oratorio di San Biagio – Borgo Muratori
A pochi passi da Diano Calderina, lungo la strada verso Muratori, si trova l’Oratorio di San Biagio. L’Oratorio è del 1600, forse addirittura ricostruito su una piccola cappella precedente. Parzialmente crollato durante il periodo Napoleonico, l’Oratorio fu ricostruito nel 1797. La facciata, un tempo ricoperta da intonaco, è stata oggetto di un restauro che ne ha evidenziato le pietre. Sono stati inoltre rifatti gli angoli del semicerchio in alto e le due finestrelle in basso. Gli interventi hanno interessato anche la porta dell’Oratorio, il cui restauro è terminato nel 2008. L’Oratorio si affaccia su una piccola piazzetta al centro del borgo, meta di passaggio e di sosta per gli amanti del trekking e delle passeggiate.