Dal Parco Naturale Regionali delle Alpi Liguri arriva il parere negativo in merito al progetto del parco eolico denominato “Imperia, Monte Moro e Guardiabella”. Il parere è stato trasmesso ieri, così come richiesto, alla direzione generale per le valutazioni ambientali del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
“Dal Parco arriva un forte ‘no’ a questo progetto, il cui impatto ambientale e paesaggistico è inaccettabile“, sottolinea con forza il presidente dell’ente Alessandro Alessandri. Come ribadito nell’ultima seduta del consiglio del Parco la prima finalità istituzionale del nostro ente è quella di preservare il territorio, perciò è impensabile appoggiare un’iniziativa che prevede oltre 30 pale eoliche lungo un percorso che, di fatto, segnerebbe il territorio dalla Val Prino alla Valle Arroscia”.
“Non si tratta di un pregiudizio contro il progetto”, specifica il presidente Alessandri, “né di alcuna ideologia politica precostituita, ma semplicemente di una difesa dell’entroterra e delle comunità che lo abitano da generazioni: il territorio deve essere necessariamente preservato e salvaguardato da azioni che di fatto andrebbero a danneggiarne la biodiversità, gli ecosistemi e la natura in generale, in un contesto che oggi cerca di puntare proprio sul capitale naturale, sulle attività outdoor e sul turismo sostenibile per il rilancio della propria economia”.
“Un progetto simile, di portata globale”, conclude Alessandri, “dovrebbe anche considerare gli impatti sulla dimensione locale e includere una proposta alternativa di sviluppo del territorio”.
Il parere tecnico porta la firma del direttore dell’ente Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri, dott. Federico Marenco il quale ha messo nero su bianco che “non sussistono le condizioni per una valutazione positiva del progetto”. L’ente Parco è stato infatti chiamato a rilasciare il parere tecnico sul progetto, che prevede anche il coinvolgimento di una porzione di territorio nel Comune di Rezzo, facente parte dell’area protetta, oltre ai Comuni di Aurigo, Borgomaro, Castellaro, Cipressa, Dolcedo, Pietrabruna, Pieve di Teco e Prelà, in aggiunta alla realizzazione di una strada di accesso ex novo da San Lorenzo al Mare e Costarainera.
L’intervento prevede l’installazione di 32 pale eoliche e coinvolgerebbe ben 11 Comuni dell’entroterra imperiese, nonché appunto una parte di territorio ricadente nella competenza e tutela del Parco delle Alpi Liguri. In più, ricadrebbero all’interno di una ‘zona cuscinetto’ di 5km due ZPS (Zone di Protezione Speciale istituite dall’Unione Europea),“Ceppo Tomena” e “Sciorella”.
Come evidenziato dal direttore del Parco nel parere tecnico, “le misure di conservazione per le ZSC (Zone Speciali di Conservazione, n.d.r.) della Regione Biogeografia Mediterranea, approvate con delibera di Giunta Regionale n.537/2017, stabiliscono il divieto di nuova viabilità” ed è per questo che, nonostante l’intervento “riguardi limitatamente il territorio gestito, si ritiene che le ricadute sullo stesso possano pregiudicare lo stato di conservazione soddisfacente di habitat e specie presenti nell’area”.