Il sindaco di Imperia, Claudio Scajola, si è espresso duramente contro il trio dell’opposizione composto da Bracco, Zarbano e Sardi, che aveva presentato un ricorso subito dopo le elezioni, contestando la presunta ineleggibilità del primo cittadino e la sua incompatibilità con il ruolo di commissario dell’Ato Idrico Imperiese.
“Il ricorso era basato su una presunta ineleggibilità del sottoscritto”, ha dichiarato Scajola, ricordando le mosse dei tre esponenti dell’opposizione. “Il giorno del primo consiglio comunale, arrivarono addirittura a chiedere di non convalidare gli eletti, cercando di bloccare l’intera attività del Comune fino a quando non si fosse risolta la questione”.
Il sindaco ha sottolineato come il Tribunale di Imperia avesse già respinto il ricorso, ritenendo infondate tutte le accuse, ma Bracco e Zarbano, senza più il supporto di Sardi, decisero di presentare appello. “È stata appena depositata la sentenza della Corte d’Appello che, come era prevedibile, ha rappresentato un’altra sonora sconfitta per i consiglieri”, ha proseguito Scajola. La sentenza, ha precisato il sindaco, non solo ha rigettato il ricorso, ma ha anche evidenziato errori procedurali nella notifica.
Scajola ha concluso esprimendo fiducia nella correttezza del proprio operato: “Morale: non ho mai avuto dubbi sulla correttezza del mio comportamento e sul fatto che il ricorso presentato fosse campato per aria. Quel ricorso era dettato, come tutte le azioni politiche che vedo provenire dall’altra parte, solo da rancore, invidia e odio contro di me. Ma la verità, seppur lentamente, viene sempre fuori”.