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Il progetto del parco eolico “IMPERIA Monti Moro e Guardiabella”, tema che nelle ultime settimane sta infiammando il dibattito pubblico locale, al centro della riunione straordinaria che si è tenuta nel pomeriggio nell’Aula dei Comuni della Provincia di Imperia.

La seduta, che ha visto la partecipazione delle amministrazioni comunali della provincia ha visto anche l’adunanza, appena fuori dall’aula, di un folto gruppo di cittadini ed abitanti delle valli coinvolte nel progetto, assieme ai vessilli del Comitato Civico di Base.

Il progetto del palco eolico, che prevede la costruzione di 35 pale eoliche alte più di 200 metri, ha suscitato molte perplessità, in particolar modo fra i cittadini dei territori coinvolti.

Dopo più di un’ora di riunione, iniziata intorno alle 17.30 circa, Riccardo Ducoli, rappresentante di 18 PIU’ ENERGIA SRL, la società promotrice del progetto, ha lasciato la riunione da una porta secondaria, venendo comunque raggiunto dai cronisti ai quali ha assicurato la massima cura per il territorio, asserendo poi che il Ministero aveva informato gli amministratori riguardo al progetto, una dichiarazione confermata dai sindaci di Rezzo, Renato Adorno, e di Pieve di Teco, Enrico Pira, che si sono espressi in rappresentanza delle amministrazioni, manifestando all’unanimità la contrarietà al progetto.

“Ci è stato presentato il 30 luglio. Un documento di un migliaio di pagine, più allegati, chiaramente necessita di tempo per essere consultato attentamente”, commentano i due primi cittadini. “Abbiamo considerato il documento prima che uscisse sui giornali, la necessità di proporre le nostre osservazioni e poi a valle di queste, esprimere un parere, che non è un ‘no’ a priori, ma un parere che prescinde da rilevazioni sulle cose che vanno, da poter inviare al Ministero e comunicare quelle che ci convincono e quelle che non ci convincono, che sono la stragrande maggioranza”.

“Abbiamo fatto delle domande, ascoltato la loro proposta, che poi non era diversa da quella già nota ed abbiamo evidenziato con diversi interventi quante cose ci siano che sono assolute incongruenze”, dichiara Claudio Scajola. “Da qui la decisione di restare uniti per far sentire la propria voce al Ministero, che avrà l’ultima parola sulla decisione in merito all’opera. Riteniamo che il nostro territorio non sia adatto ad ospitare impianti eolici. Pensiamo si possano individuare soluzioni diverse per la produzione di energie”.

Nel video servizio a inizio articolo le interviste complete a Ducoli, Scajola, Adorno e Pira.