I poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Sanremo hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto un 29enne cittadino tunisino, irregolare sul territorio nazionale, responsabile di cinque reati di furto con strappo e tentata rapina commessi negli ultimi 20 giorni nella città matuziana, a danno di vittime tutte donne di età compresa tra i 48 e i 69 anni, alle quali l’uomo aveva strappato le collane che le stesse portavano al collo, non esitando a spintonarle per guadagnarsi la fuga, strattonando coloro che si ponevano all’inseguimento in difesa delle vittime.
Lo straniero è stato identificato quale autore dei reati contestati al termine di un’intensa e serrata attività di indagine esperita anche con l’utilizzo della tecnologia a disposizione insistente nei pressi delle zone indicate dalle vittime.
Per ricostruire la dinamica dei delitti consumati e acquisire ogni utile dettaglio che potesse contribuire a individuare il reo, numerosi testimoni e vittime di reato sono stati ascoltati presso il Commissariato matuziano.
Il dirigente del commissariato di Polizia di Stato, affinché si ponesse termine a questa escalation di reati che iniziava a creare un senso di insicurezza tra residenti, commercianti e turisti, alimentando allarme sociale, ha predisposto nella giornata dell’8 agosto un articolato servizio coordinato di osservazione e controllo del territorio, impiegando sia personale della Sezione Investigativa sia equipaggi della Sezione Volanti, volto a rintracciare il sospettato dei gravi reati, il primo dei quali risalente al 23 luglio scorso, in pieno centro cittadino.
Proprio in ragione della gravità dei reati commessi, si era tenuto conto di ogni elemento a disposizione, emerso dalla attività d’indagine, non ultimo il particolare che lo straniero ha agito nelle giornate con data pari, con l’unica eccezione dei primi due episodi commessi il 23 luglio.
Tale attività veniva premiata allorquando lo straniero veniva sorpreso da operatori della sezione investigativa, intorno a mezzogiorno, seminascosto dietro una cabina telefonica in maniera da non essere prontamente visibile agli occhi di potenziali vittime.
A conferma che lo stesso fosse in attesa di compiere un reato predatorio, analogo ai 5 già consumati, il malvivente veniva trovato in possesso di un cacciavite di grosse dimensioni e di uno spray urticante, quest’ultimo già utilizzato in una delle aggressioni commessa nel pomeriggio di venerdì 2 agosto ai danni di una cittadina francese in via Corradi, generando panico tra i commercianti e turisti che affollavano quella via.
In considerazione dei gravi indizi di colpevolezza emersi a suo carico, accertati grazie alla minuziosa attività investigativa esperita, apparendo concreta la possibilità che lo straniero potesse sottrarsi alla giustizia italiana anche in virtù del suo status di irregolare e senza fissa dimora, oltre alla concreta possibilità di reiterazione dei reati commessi nei giorni precedenti, il soggetto veniva sottoposto a fermo di indiziato di delitto, informandone il sostituto procuratore di turno presso la Procura della Repubblica di Imperia.
Al termine della redazione degli atti, come disposto dall’autorità giudiziaria, lo straniero veniva associato presso la casa di reclusione di Valle Armea, in attesa della convalida del fermo che è avvenuta presso il Tribunale di Imperia nella mattinata del 12 agosto: il giudice, come richiesto dal sostituto procuratore della Repubblica di Imperia che ha prodotto tutti gli elementi indizianti forniti dalla Polizia di Stato, ha anche disposto che l’autore dei reati rimanga in carcere in regime di custodia cautelare.
Grazie alla incessante attività della Polizia di Stato si è posta così termine alla consumazione continuata di una serie di reati ad opera di uno straniero che, sebbene ormai individuato da alcuni giorni, poiché irregolare e senza una dimora, non era agevole rintracciare e fermare; è plausibile che lo stesso avrebbe continuato nella sua attività delinquenziale a danno di vittime, preferibilmente donne, asportando monili d’oro, strappandoli dal collo, non esitando a reagire una volta guadagnata la fuga, qualora chiunque provasse a fermarlo.
La Polizia invita eventuali altre vittime, ad oggi non conosciute perché non hanno interessato alcun Ufficio di Polizia dell’eventuale reato subito, a presentare denuncia presso il commissariato di Polizia di Stato di Sanremo qualora siano risultate vittime di delitti commessi con la tecnica descritta dello strappo di collanine in oro.
Si evidenzia che i provvedimenti adottati in questa fase non implicano la responsabilità dell’indagato sino al definitivo accertamento di colpevolezza che avverrà con sentenza irrevocabile.