Questa mattina, venerdì 9 agosto, i balneari hanno incrociato le braccia in uno ‘sciopero gentile‘ per esprimere il loro dissenso verso l’immobilismo del governo sul tema delle concessioni demaniali marittime. La protesta, organizzata dal Sindacato Italiano Balneari (SIB) e dalla Fiba Confesercenti, ha visto la chiusura degli ombrelloni fino alle 9:30, un gesto simbolico per attirare l’attenzione sull’urgenza di una normativa chiara e definitiva.
Le parole di Fabio Viale
Fabio Viale, presidente dei Balneari della Provincia di Imperia (SIB Confcommercio) e vicepresidente regionale del SIB Liguria, ha illustrato ai nostri microfoni le ragioni di questa mobilitazione. “Abbiamo deciso di tenere gli ombrelloni chiusi fino alle 9:30. Quello che chiediamo è che finalmente il governo Meloni mantenga le promesse e faccia la norma che ormai aspettiamo da troppi anni”, ha dichiarato Viale, sottolineando come l’adesione allo sciopero nel Golfo Dianese sia stata quasi totale, con oltre il 90% degli operatori coinvolti.
Lo ‘sciopero gentile’ dei balneari
La situazione è critica a livello locale e nazionale, con un fermo totale per quanto riguarda le concessioni. “Noi avevamo tante aspettative sul Consiglio dei Ministri di ieri, invece nulla di fatto”, ha commentato il vicepresidente del SIB, aggiungendo che l’unica nota positiva è stata la recente rassicurazione da parte di alcuni membri del governo che hanno promesso l’arrivo di una norma nei prossimi mesi.
Il nodo centrale della questione riguarda il rinnovo delle concessioni, o scadute o che scadranno il 31 dicembre prossimo, come previsto dall’ultima proroga governativa. Tuttavia, sia il Consiglio di Stato che l’Agicom hanno espresso il loro dissenso, ritenendo la proroga in contrasto con la direttiva Bolkestein, che impone criteri di concorrenza più stringenti.
“Di tempo non ce n’è più”
“Di tempo non ce n’è più”, ha avvertito Viale, evidenziando come la situazione sia ormai ingestibile. “O il governo fa una norma unitaria per tutti, oppure succede quello che sta succedendo adesso: parecchi Comuni hanno già iniziato a fare bandi per conto loro, chiedendo ai concessionari di presentare progetti. Ogni Comune sta andando avanti per conto proprio, e questo è inaccettabile. Noi vogliamo regole chiare, noi vogliamo capire quello che sarà il nostro futuro perché sono troppi anni che viviamo nelle incertezze e dobbiamo assolutamente capire come il Governo intende portare avanti questa situazione”.
In risposta alle dichiarazioni del governo, i balneari hanno deciso di sospendere ulteriori manifestazioni previste per il 19 e 26 agosto, in attesa di vedere concretamente i provvedimenti promessi. Tuttavia, la tensione resta alta, con gli operatori balneari che chiedono certezze sul loro futuro e una normativa chiara e uniforme che metta fine a anni di incertezza.
L’intervista integrale a Fabio Viale nel video-servizio a inizio articolo.