Un film già visto, con un finale che lascia tanto amaro in bocca. La sconfitta, inaspettata, di Matteo Arnaldi nel secondo turno del torneo olimpico ad opera del tedesco Koepfer era anche stata anche velatamente ipotizzata da chi conosce le dinamiche di alcuni tennisti, in questo caso Arnaldi, che danno il meglio quando partono da sfavoriti e al contrario non riescono a restare sempre concentrati quando affrontano avversari di livello inferiore.
Purtroppo è successo ieri pomeriggio sui campi ‘olimpici’ del Roland Garros. Il 23enne sanremese, dopo aver brillantemente superato il primo e molto difficile ostacolo rappresentato dal giovane francese Arthur Fils (n.20Atp), ha sfidato il tedesco Dominik Koepfer (n.70Atp) partendo chiaramente da favorito, sia per classifica (Matteo è n.45Atp) che per la bella vittoria al debutto.
Nell’inizio del primo set potrebbe racchiudersi l’essenza del match, almeno dal punto di vista psicologico. Arnaldi parte forte, lascia solo tre punti al tedesco nei primi tre game, vola 3-0 e forse si illude di aver vita facile, e sbaglia di grosso. Koepfer pareggia subito i conti sul 3-3 ma Arnaldi non ci sta e con un altro break nell’ottavo game vola a chiudere il primo set 6/3.
La situazione si capovolge nel secondo set: il trentenne tedesco si prende un break di vantaggio in apertura e lo conferma, anzi lo ‘raddoppia’ nell’ottavo e ultimo gioco della seconda partita.
Il trend dell’incontro si sovverte definitivamente nel terzo set, Koepfer gioca con spirito olimpico, aggredisce l’avversario, lo martella trovando scarsa resistenza tranne che nei primi due combattuti game, e lo demolisce sino all’irrimediabile 5-0. Su quello che sarà il suo ultimo turno al servizio, Arnaldi ha un sussulto di orgoglio per evitare il ‘cappotto’, salva due match-point e si aggiudica il punto della bandiera. Koepfer non si spaventa e chiude senza patemi 6/1 offrendosi un ottavo di finale contro Nole Djokovic.
Dominik Koepfer (Ger) b. Matteo Arnaldi (Ita) 3/6 6/2 6/1 in 1 h 44′.