Ieri sera, un pubblico numeroso e attento ha accolto Gabriella Greison a Diano Marina. La fisica, scrittrice, giornalista e divulgatrice scientifica, soprannominata dalla stampa “rockstar della fisica“, è tornata nella cittadina ligure proprio nel giorno in cui ha scoperto di essere stata inclusa nella lista delle 100 donne di successo che hanno contribuito alla crescita del nostro Paese, stilata da Forbes Italia e pubblicata ieri pomeriggio.
Durante l’evento, Greison ha presentato il suo libro “La donna della bomba atomica”, che narra la storia di Leona Woods, scienziata dimenticata dalla storia della fisica nonostante a soli 23 anni sia stata la più giovane e unica donna membro della squadra che ha costruito e sperimentato il primo reattore nucleare al mondo. Dopo aver svolto importanti ricerche negli Stati Uniti, sulle tracce di Leona Woods, la fisica di origini genovesi ha scritto la prima biografia di questa “donna della bomba atomica”, che fino all’anno scorso non aveva nemmeno una pagina su Wikipedia. Ci ha pensato Gabriella Greison a ripercorrere la sua storia, e ieri sera ne ha parlato con il giornalista Marco Vallarino in occasione di “Un mare di pagine” in piazza Martiri della Libertà.
La serata dianese è stata l’occasione per parlare di altre scienziate spesso costrette a fare un passo indietro solo perché donne, di ricerca scientifica e di politiche energetiche, in un dialogo a tutto tondo sul panorama scientifico attuale e sulle sue implicazioni su vari fronti, dalla cultura alla tecnologia passando per la politica. Greison ha espresso critiche al film “Oppenheimer” di Christopher Nolan, accusandolo di non aver rappresentato le donne che hanno partecipato al progetto Manhattan e di non aver dato il giusto merito a Enrico Fermi: “È un film sopravvalutato che ha creato danni, raccontando una storia parziale che ha omesso figure fondamentali per il progetto Manhattan e la storia della fisica”.
A proposito di film – a conferma dell’importante ruolo della conoscenza in ogni sua forma, anche quella che coinvolge le arti – l’autrice del libro ha rivelato ieri sera che i diritti del libro “La donna della bomba atomica” sono stati acquisiti per un adattamento cinematografico, con la clausola del coinvolgimento di Greison nella scrittura della sceneggiatura. “È fondamentale sapere cosa succede nel mondo dell’infinitamente piccolo, soprattutto oggi che siamo nella seconda rivoluzione quantistica,” ha dichiarato, sottolineando l’importanza della divulgazione scientifica nella società contemporanea e per i suoi progetti professionali.
“L’evento di ieri sera ha evidenziato l’importanza di riscoprire e valorizzare le figure femminili nella scienza, rendendo omaggio a chi, come Leona Woods, ha dato un contributo significativo ma spesso dimenticato”, ha dichiarato Sabrina Messico, assessore alla Cultura. “Facciamo i complimenti a Gabriella Greison per il riconoscimento di Forbes”, ha aggiunto il sindaco Cristiano Za Garibaldi. “La scrittrice continua a essere una voce autorevole e appassionata nella divulgazione scientifica, portando alla luce storie di donne straordinarie e ispirando le nuove generazioni”.