Nel pomeriggio del 16 luglio due equipaggi della squadra volante del commissariato della Polizia di Stato di Sanremo traevano in arresto un uomo di origini tunisine di 21 anni e una donna algerina di 28 anni per aver asportato della merce in un noto esercizio commerciale del centro cittadino e aver minacciato di morte una commessa al fine di guadagnare la fuga impuniti.
Dopo una segnalazione di furto presso un esercizio commerciale in corso Matteotti tramite 112 NUE, gli equipaggi acquisivano dagli addetti alle vendite immediatamente la descrizione dei malviventi che pochi istanti prima erano riusciti a fuggire e in dettaglio la merce asportata, indicando la direzione in cui si i due si erano allontanati con la merce.
Quindi, in ragione di quanto sopra, le due unità operative si ponevano immediatamente sulle tracce dei due soggetti riuscendo ad intercettare i due malviventi anche con l’aiuto delle telecamere del sistema di videosorveglianza cittadino. Tale attività permetteva di individuare, quasi in tempo reale, i due soggetti poco distanti dal negozio oggetto di furto e precisamente presso i giardini denominati “Medaglie d’Oro”.
Apprese tempestivamente tutte le notizie utili, le due pattuglie si dividevano e bloccavano gli accessi ai giardini fino a intercettare i due autori del furto, così come precedentemente descritti, che non erano mai stati persi di vista. I due venivano immediatamente bloccati e tratti in arresto ancora con al seguito tutta la merce asportata (del valore circa di 140 euro) con i dispositivi antitaccheggio danneggiati.
Inoltre, in sede di denuncia resa immediatamente dalla parte offesa è emerso che al momento della fuga l’uomo aveva minacciato una commessa mimando con una mano il gesto del “taglio della gola”, verosimilmente al fine di spaventarla ed evitare che la stessa potesse allertare le Forze dell’Ordine e guadagnare la fuga.
Per i fatti summenzionati il tunisino e l’algerina venivano tratti in arresto per la rapina e messi a disposizione dell’autorità giudiziaria per la convalida dell’avvenuto arresto.
In data 17 luglio dopo la convalida dell’arresto il GIP condannava il ventunenne (tunisino) alla reclusione di 1 anno e 10 mesi con sospensione condizionale della pena e 500 euro di multa, mentre la ventottenne (algerina) veniva condannata a 1 anno e 5 mesi e 400 euro di multa anch’ella con sospensione condizionale.