“La Liguria è tra le regioni più anziane d’Europa e rappresenta già ora l’età dell’Italia del 2045-2050, ma questo non deve essere visto come un dato negativo perché vuol dire che nel nostro territorio c’è un’alta aspettativa di vita e questa fascia della popolazione, che può essere considerata più fragile, può invece essere ancora protagonista grazie agli strumenti di tipo sanitario o della Siver Economy che offre importanti potenzialità, in termini di erogazione di servizi di offerta di beni e servizi per la terza età”. Così l’assessore alla Sanità della Regione Liguria Angelo Gratarola a margine del convegno del G7 Sanità sull’invecchiamento attivo in corso a Genova a Palazzo Ducale.
“Il congresso di oggi sull’invecchiamento attivo – continua l’assessore Gratarola – ha quindi l’obiettivo di migliorare il percorso di vita non solo controllando le patologie, ma garantendo il reale benessere. Nel nostro Paese la fascia d’età avanzata è minata da uno stato di salute e di benessere spesso non ottimale, con cronicità, ma anche con elementi negativi quali la solitudine o le difficoltà sociali e per questa ragione è necessario sperimentare nuovi approcci organizzativi utili alla presa in carico dei pazienti anziani e portatori di patologie croniche che debbono trovare risposte ai loro bisogni non tanto all’interno degli ospedali, ma in prossimita dell’area in cui vivono. Da qui la “casa come primo luogo di cura” che può davvero cambiare il volto della medicina territoriale grazie anche alle centrali operative (COT) opportunamente digitalizzate.
Le Case di Comunità rappresentano un altro pilastro di potenziamento del territorio, accanto agli Ospedali di Comunità. Oggi più che mai, soprattutto per questa fascia di popolazione, è utile ricordare che la salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non solo assenza di malattie”.