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Trasferta imperiese per Gennaro Sangiuliano. Il Ministro, che dal settembre del 2022 occupa il dicastero della Cultura, si è recato a Riva Ligure, dove è stato ricevuto dal sindaco Giorgio Giuffra. Sangiuliano sarà ospite questa sera di un evento presente nel calendario delle manifestazioni estive del Comune.

La giornata, che prevedeva inizialmente il ritrovo in Municipio alle 12.30, una visita allo Spazio Espositivo Multimediale ed all’oratorio di San Giovanni Battista, ha subito una variazione nei tempi a causa di un ingorgo che ha coinvolto il Ministro sull’autostrada al confine italo-francese. Inevitabile dunque un commento riguardo alla sempreverde questione dei trasporti e della viabilità in Liguria.

“Io credo che in questa materia, come in altre – commenta Sangiuliano – paghiamo l’immobilismo di chi ci ha preceduto. Lo dico senza intento polemico e senza fare nessun nome. Salvini fa molto bene il suo lavoro. Sta aprendo molti cantieri e ne sta chiudendo altri”.

Il Ministro Sangiuliano si è poi pronunciato sull’arresto di Giovanni Toti. Oggi il Tribunale del Riesame di Genova ha respinto la richiesta di revoca dei domiciliari per il governatore della Regione Liguria, il quale è accusato di corruzione.

“Ho sempre fiducia nell’azione e nel valore della magistratura”, commenta. “Conosco Toti da quando eravamo entrambi giornalisti. A mia impressione è una persona per bene ed onesta che ha fatto bene per questa regione. Detto questo, la giustizia deve fare il suo corso”.

Sulla situazione dell’insegnamento della lingua italiana nelle scuole, il ministro risponde: “Fra le mie iniziative vi è la creazione di un museo dedicato alla lingua italiana, i giovani tendono a sintetizzare in linguaggi e questo ha delle conseguenze sulla lingua italiana. Questa è un’emergenza educativa e di istruzione. I social hanno certamente il loro peso, ma non possiamo fare come Ned Ludd, che nel ‘700 voleva bruciare i telai perché toglievano posti di lavoro”, continua Sangiuliano, facendo riferimento al fantomatico operaio inglese ispiratore del movimento ‘Luddista‘, che vedeva nella tecnologia una minaccia ai salari e ai diritti dei lavoratori. “Noi non possiamo arrestare il progresso e l’arrivo di nuove tecnologie. Possiamo regolare i processi, orientarli a valori umani e intervenire sulle distorsioni. La politica esiste per questo”.

Questo non sarà l’unico appuntamento che vedrà il ministro Sangiuliano, il quale, infatti, sarà ospite la settimana prossima ai Martedì Letterari del Casinò di Sanremo.

“Credo che la cultura debba fuoriuscire dalla ‘ZTL’ delle grandi città, dove vive quell’elemento antropologico chiamato radical chic e che debba essere uniformemente distribuita sui piccoli centri. La cultura è uno dei fattori sul quale oggi misuriamo la qualità della vita dei cittadini. Laddove abbiamo cultura abbiamo una vita migliore, dove i giovani possono essere strappati a contesti meno edificanti. A questo proposito abbiamo fatto un bando nell’ambito delle risorse per il cinema per costruire ex novo o ristrutturare cinema e teatri di proprietà delle amministrazioni comunali. Ogni comune dovrebbe avere un cinema teatro, una biblioteca ed una sala multimediale”.

Sangiuliano ha infine eluso le domande relative al Festival di Sanremo 2025, in questo periodo sotto i riflettori per il caso della possibile contemporaneità della settimana della kermesse canora con la Coppa Italia di calcio, le cui date sono concertate a livello europeo con la UEFA. “Francamente non è un argomento di mia competenza”.

Nel video servizio a inizio articolo l’intervista completa al Ministro della Cultura.