“Continua la pioggia di aumenti: dopo i parcheggi, ora è la volta della TARI”, commenta Ventimiglia Progressista, di cui fanno parte 5Stelle, Verdi e Sinistra Italiana (AVS) e il Gruppo civico intemelio, che considera urgente affrontare alcune questioni.
“La collettività ha urgente bisogno di chiarezza e trasparenza circa la gestione delle risorse comunali. Rispetto al recente aumento della TARI deciso in Consiglio comunale, nessuno è stato in grado di proporre soluzioni per alleggerire il carico fiscale sui contribuenti e il recupero dell’evasione è parso veramente irrisorio”, sottolinea Ventimiglia Progressista. “È trascorso un anno dall’insediamento della nuova amministrazione e dell’assessora con delega alla raccolta dei rifiuti, ma le criticità relative al servizio sono per molti aspetti addirittura peggiorate. L’assessora continua a incolpare la società Teknoservice senza però dare contezza se a questa sono state comminate delle sanzioni e se sono state pagate, nessuna vera analisi, nessuna alternativa progettuale per la rimodulazione dei servizi sulla reale base delle esigenze, solo vaghezza e genericità”.
“La città e le frazioni sono sporche – prosegue – ancora troppe discariche a cielo aperto e delle tanto sbandierate telecamere e foto trappole si sono perse le tracce, i bidoni sono pochi, piccoli e non funzionali. La raccolta differenziata resta caotica e Ventimiglia rimane tra i comuni liguri con la percentuale di raccolta tra le più basse e, per questa inefficienza, continua a pagare penali elevate. Gli aumenti relativi alla TARI, uniti a quelli sui parcheggi blu e all’acqua (vicenda, quest’ultima, ovviamente non di competenza comunale, ma sulla quale l’Amministrazione ha fatto poco, lasciando i cittadini in balia di Rivieracqua e delle sue folli bollette), gravano dunque sui cittadini senza che vengano offerti servizi adeguati”.
“Tra i ventimigliesi cresce il malcontento e la protesta, resi ancora più gravi dall’assenza di trasparenza da parte di chi ha effettivamente la responsabilità della corretta esecuzione dell’appalto. Per tutto ciò chiamiamo direttamente in causa l’incapacità gestionale dell’amministrazione comunale e, in particolare, dell’assessora competente (Milena Raco, ndr) di cui chiediamo necessariamente le dimissioni”, conclude.