Riceviamo e pubblichiamo di seguito la nota stampa dell’intervento del sindaco di Taggia Mario Conio a seguito delle dichiarazioni di questa mattina del consigliere Giuseppe Federico.
“Quando leggo alcune affermazioni della minoranza non posso far altro che sorridere. Non so dove sia stato il consigliere Giuseppe Federico in questi anni, ma il sottoscritto è stato tra i sindaci che si è sempre esposto in prima persona sulla questione Rivieracqua, mettendoci costantemente la faccia con senso di responsabilità.
Inutile ripercorrere il percorso della società per l’ennesima volta, ci sarà un Consiglio comunale richiesto dalla minoranza dove potranno avere nuovamente tutte le risposte del caso, ma credo doveroso ricordare al Consigliere che anche in questa occasione degli aumenti e dei conguagli tariffari, sono stato il primo a cercare di far chiarezza e attivare iniziative a favore dei cittadini.
Venga martedì mattina in Comune, a vedere l’utilità dello sportello. In molti sono venuti solo per parlare e chiedere informazioni, altri per usufruire dei servizi messi a disposizione da Rivieracqua, persone in difficoltà, molte delle quali con problemi a spostarsi per raggiungere gli uffici del gestore a Sanremo.
Così come i 30mila euro messi a disposizione, pochi o tanti, saranno un contributo importante per chi è in ginocchio a causa di questa situazione che, peraltro, il Consigliere Federico non si è forse reso conto non essere responsabilità del sottoscritto e dei sindaci.
Nessuno di noi ha deciso la tariffa, così come i conguagli tariffari, determinati dall’ATO idrico e approvati da ARERA, l’ente preposto. Per quanto riguarda invece la richiesta di una proroga e di una rateizzazione che possa permettere ai cittadini di affrontare questa spesa improvvisa con maggior tranquillità, vorrei tranquillizzare il Consigliere che da tempo è aperto un confronto con la società Rivieracqua. Il sottoscritto, l’amministrazione e gli uffici stanno lavorando seriamente e con grande responsabilità sull’argomento.
Diversamente da chi cerca di cavalcare il malcontento generale (comprensibile e sacrosanto, voglio sottolinearlo) per i propri fini politici. Addirittura dando indicazioni ai cittadini, garantendo l’illegittimità del procedimento portato avanti dall’ATO e da ARERA, come se avessero la verità in mano. Illegittimità, invece, ancora tutta eventualmente da dimostrare. Oltretutto, lo fanno ricondividendo messaggi di chi si fa promotore di queste iniziative, personaggi che citano sentenze che nulla hanno a che vedere con il caso specifico di Rivieracqua, a prova delle proprie tesi. Un atteggiamento che, per un amministratore, trovo decisamente irresponsabile.
Siamo qui per sostenere e rappresentare i cittadini con iniziative e proposte serie, così come abbiamo fatto; e non per dare speranze basate su considerazioni personali. È questo il ruolo di un amministratore, anche se a volte le posizioni assunte per il bene della comunità possono non essere comprese e diventare impopolari. Capisco il ruolo che sta adottando l’opposizione, che non ha altro scopo che criticare l’operato della maggioranza nella speranza di rosicchiare consenso, ma in certe occasioni sarebbe forse più corretto togliersi la casacca politica e ragionare con consapevolezza e giudizio, come consta a un amministratore pubblico”.