Riceviamo e pubblichiamo di seguito la nota stampa di Andrea Artioli, consigliere comunale e candidato a Sanremo per Forza Italia.
“Quella che si sta avviando è una stagione difficile per le attività balneari e il turismo a esse collegato. L’accesso al litorale di levante dei Tre Ponti è compromesso dai lavori in corso interessanti un tratto di acquedotto verso Imperia, partiti in ritardo ed eseguiti con snervante lentezza, mentre le spiagge a ponente patiscono le conseguenze di un intervento mal pensato e peggio realizzato che ha diminuito la superficie sabbiosa.
Continua poi a essere in vigore un provvedimento di divieto di balneazione per alcune spiagge a causa dei livelli superiori al consentito di batteri e inquinanti provenienti dalle fognature cittadine, ridotte ormai in condizioni disastrose. La richiesta avanzata dal Comune di Sanremo fin dal 2022 di sottoscrivere con Rivieracqua una convenzione per l’effettuazione di un primo intervento, seppur tardivo e parziale, è stata infatti rigettata con nota 12.1.24 dal Commissario dell’ATO Idrico Scajola, nominato a suo tempo da Toti, adducendo che il Piano Economico Finanziario approvato il 27.10.23 non copriva tale intervento, essendo peraltro stati privilegiati altri interventi interessanti per lo più l’entroterra imperiese.
Decisione del Commissario Scajola passata sotto silenzio senza alcuna reazione da parte di Biancheri, impegnato a forzare i tempi per far approvare dalla sua maggioranza gli atti necessari a consentire la privatizzazione di Rivieracqua e a curare la grafica del libretto di fine mandato pagato coi soldi dei contribuenti, mentre che i membri della sua giunta, anch’essi silenti, discutevano in quale lista a sostegno di Mager candidarsi. Il degrado della rete fognaria cittadina però non è più tollerabile, incidendo oltre che sulle attività economiche collegate al turismo balneare anche sulla pubblica salute. Occorre quindi un intervento immediato nei confronti dell’ATO Idrico perché provveda senza indugio ad affrontare e risolvere un problema non più differibile.
La futura amministrazione cittadina dovrà avere la capacità di pretendere e ottenere da parte dell’Autorità di Ambito i giusti interventi oltre che il giusto risarcimento per i danni subiti dalla città in conseguenza dei mancati interventi. Occorre una rottura chiara e netta rispetto alla gestione passata che non è stata adeguata ai bisogni della città”.