Un pomeriggio di musica e solidarietà quello di domenica 28 aprile alle ore 18.00 al Teatro Centrale con il concerto dell’Orchestra Sinfonica di Sanremo “Tinte orientali e musiche per un dramma di Ibsen” diretto dal M° Gudni Emilsson.
Grazie al progetto “Armonie con la Sinfonica”, nato per supportare e far conoscere al pubblico che segue l’Orchestra le realtà del territorio impegnate nel sociale, il 50% del ricavato sarà devoluto a ENPA Sanremo per le attività del rifugio situato sulla Strada San Pietro. Si tratta di una struttura che serve buona parte dei comuni della provincia e che è gestita da un’associazione con un centinaio di soci e volontari, la metà dei quali tutte le settimane sono impegnati in attività a contatto con gli animali.
Il programma si aprirà con Camille Saint-Saëns e il suo “Concerto n. 5 op. 130” dedicato al pianista e compositore francese Louis Joseph Diémer, professore al Conservatorio di Parigi. La composizione risale all’inverno 1895/1896, Saint-Saëns era solito lasciare Parigi nei mesi freddi e piovosi e recarsi in Algeria, alle isole Canarie, o in Egitto. Fu vicino a Luxor che il compositore scrisse il suo ultimo concerto pianistico. Il Concerto è intitolato “Egiziano”, o “Orientale” non solo perché è stato scritto in Egitto ma anche perché presenta influssi esotici nel secondo movimento, come spiega lo stesso autore: “Domina qui l’eco di una sorta di viaggio in oriente e l’episodio in sol evoca un canto d’amore nubiano che una volta ho udito intonare dai battellieri sul Nilo e che, per assenza di un foglio di carta, annotai sul mio polsino inamidato”.
Dall’Oriente si passerà a Ibsen con Edvard Grieg e le musiche di scena del “Peer Gynt” composte su richiesta del celebre drammaturgo.
Nel 1874, poco dopo aver accettato l’incarico, Grieg scrisse ad un amico: “Peer Gynt procede lentamente e non c’è alcuna possibilità di completarlo entro l’autunno. È un argomento terribilmente ingestibile”. In effetti, il testo di Henrik Ibsen fonde comico e tragico, leggende popolari norvegesi e satira politica e sociale, la trama è piuttosto complessa. Nonostante le difficoltà il dramma andò in scena nel 1896. Dalle 23 musiche di scena Grieg trasse due Suites orchestrali (le suite op. 46 e op. 55) che ottennero immediatamente un grande successo per la bellezza delle melodie e la straordinaria inventiva timbrica.
Tra i protagonisti del concerto di domenica Michał Mossakowski pianista e organista, nato nel 1992 in una famiglia dalle forti tradizioni musicali, considerato uno dei talenti polacchi più interessanti della sua generazione. Vincitore di numerosi riconoscimenti e concorsi internazionali di pianoforte e organo, si è esibito con importanti orchestre in Austria, Repubblica Ceca, Francia, Spagna, Germania, Russia, Svezia, Italia, Cina, Stati Uniti.
Per chi volesse approfondire il programma sarà possibile accedere in sala mezz’ora prima del concerto per partecipare a “Invito all’ascolto”. L’approfondimento condotto dal professor Antonio Secondo, nato per offrire al pubblico elementi per un ascolto sempre più consapevole e completo.