Con 21 voti favorevoli e sei astensioni, nella scorso Consiglio Comunale ad Imperia è passata la modifica all’attuale regolamento (nella fattispecie dell’art. 7 c.4) sulla realizzazione di dehors stagionali e permanenti e la realizzazione di strutture leggere.
Pratica che era già stata deliberata in Giunta il 28 marzo e che l’assessore Oneglio ha proposto dinnanzi all’emiciclo.

L’assessore al Turismo ha così proposto l’aggiunta al testo – che prevedeva una superficie massima consentita, per l’installazione del dehors, non superiore al doppio della della superficie interna dell’esercizio e comunque non superiore ai 50 mq – nella seguente forma: “…oltre a quanto previsto dal successivo articolo 8, in caso di sponsorizzazioni e/o accordi di collaborazione di interesse pubblico e/o specifiche motivate proposte di particolare utilità pubblica, il limite di estensione potrà essere motivatamente ampliato previa deliberazione di giunta”

Immediata la segnalazione di Società Aperta (con Savioli e Lauretti) e del Gruppo Misto (con Amoretti e Mameli) che hanno chiesto un emendamento al testo aggiungendo dopo la parola ‘ampliato’: “…e il posizionamento delocalizzato rispetto alla proiezione dell’esercizio, previo parere della Commissione Suolo Pubblico e successiva delibera di Giunta“. Puntualizzazione nata perchè non tutti i locali commerciali possono procedere a questo ampliamento, ha spiegato Savioli. Se da un lato l’intenzione è quella di dare possibilità a chi non la avrebbe avuta, la parte proponente sottolinea come sia necessario un passaggio in Commissione che possa dare parere tecnico. Oltre a quello della politica.

Consigliere spalleggiato dal capogruppo Lauretti: “In questa situazione confliggono due valori: da un lato, l’esigenza di regole certe (espressa da un parte della minoranza) e dall’ altra l’esigenza di essere elastici e quindi il fine è favorire le attività commerciale. Le regole che consentono ad una attività di espandersi senza danneggiare nessuno, quindi sostanzialmente siamo favorevoli a dare questa possibilità al commercio e fiducia all’amministrazione.”

Emendamento che, prima di trovare il favore dell’assemblea, è stato ulteriormente integrato dal passaggio del consigliere Giovanni Montanaro del gruppo ‘Avanti con Claudio Scajola’: “Va precisato che avendo la possibilità di spostare i dehors anche oltre il rispetto prospetto dell’esercizio, si specifica che si va in deroga ai commi 6 e 7 dell’articolo 7 e aggiungerei, a garanzia degli esercizi commerciali e a fianco a chi lo richiede, e ogni caso restano impregiudicati i diritti dei terzi.”

Passa così la nuova modifica sui dehors che valica anche l’opposizione, piuttosto morbida in questo caso. Partito Democratico e Alleanza Verdi e Sinistra si sono astenute rimarcando però le mancanze della proposta. Lucio Sardi punta il dito sulla mancanza di un regolamento puntuale che sia riferimento per i commercianti: “Bisogna mettere mano all’insieme della regolamentazione e non procedere per deroghe. La situazione attuale è indeterminata e lascia troppa discrezionalità alla Giunta e all’Amministrazione. Non mi convince perchè l’ Amministrazione procede sulla base di criteri che non sono ben definiti come accordi, pubblica utilità, tipologia e quantità di interventi. Non è un buon metodo. Siamo una città piccola, troppe volte l’elemento personale rischia di essere quello che non mette tutti sullo stesso piano per le varie situazioni. Anzi purtroppo è proprio questo regolamento che le andrà a creare.”

Gli fanno eco i piddini Verda e Bozzano. Il primo è piuttosto duro sugli intenti celati dietro alla proposta: “Ci sono dei passaggi che sono piuttosto preoccupanti. Le possibilità date con queste modifiche possono essere utili ma è preoccupante che in questa città, per avere ciò che è dovuto, bisogna sempre passare dall’approvazione o dalla valutazione della giunta comunale. Noi però aspettiamo una revisione più completa del regolamento, affinchè sia chiaro ed esaustivo.” La ex Imperia Rinasce invece guarda il lato pratico ma conviene sulla mancanza di regole puntuali: “L’ampliamento in cambio di pulizia degli spazi va maggiormente disciplinato così come la questione la delocalizzazione può dare adito a incongruenze.

L’assessore Oneglio poi chiude la contesa, seppur non riesca a rispondere puntualmente ad alcune perplessità mosse dall’ ex candidato sindaco Luciano Zarbano: “I requisiti fondamentali di interesse pubblico, esclusione di conflitto d’interesse tra pubblico e privato e risparmio di spesa sono riconosciuti nella determina ANAC del 24 dicembre 2001. In un momento di massima espansione come questo,
riteniamo sia necessario intanto dare risposte ai commercianti e utenti, permettendo allo stesso tempo al pubblico, di ottenere risparmi. In attesa di dare risposta con un piano che in fase di redazione.

Anche su quest’ultima punto, l’opposizione mostra scetticismo dato che non sarebbero stati fatti passi avanti sulla programmazione.