Riceviamo e pubblichiamo di seguito la lettera degli studenti del Polo Tecnologico Imperiese a Marta Stella, ospite sabato 13 aprile a Cervo in blu d’inchiostro.
‘Cara Marta, possiamo chiamarti amichevolmente così?
Abbiamo deciso di scriverti una lettera perché sono molte le cose che vogliamo condividere con te, con i lettori e con i followers dei social dedicati a Cervo in blu d’inchiostro 2024.
Innanzitutto ci teniamo molto a ringraziarti!
Il nostro ringraziamento è dovuto per diverse ragioni. In primo luogo perché tu sarai ospite alla manifestazione sabato 13 aprile 2024, quando gli appassionati alla lettura dei tuoi libri potranno ascoltare direttamente da te il racconto del tuo testo “Clandestine”. Per poterti conoscere, dovranno venire a Cervo, presso l’oratorio di Santa Caterina alle ore 17:00. Sarà sicuramente un grande piacere per loro, non solo per l’interesse che nutrono verso la tua scrittura, ma anche per lo scenario coinvolgente, romantico e caratteristico del borgo di Cervo.
Ti vogliamo porgere un particolare ringraziamento perché, attraverso l’attività didattica mirata alla lettura, all’analisi e al commento del testo “Clandestine” che i nostri docenti ci hanno proposto, abbiamo avuto l’occasione di conoscere molte vicende del passato.
Per contestualizzare storicamente e culturalmente il testo narrato, noi studenti di 4 A abbiamo tracciato un bel percorso che ha preso origine da un recentissimo evento: l’inserimento nella Costituzione francese del diritto all’aborto. In merito all’atto costituzionale francese, che abbiamo letto sui quotidiani nazionali italiani e che abbiamo commentato insieme in classe, ci siamo chiesti quale fosse la situazione legislativa italiana sull’aborto, pertanto abbiamo indagato il nostro recente passato, scoprendo che è solo dal 1978 che in Italia è garantito questo diritto, seppur con limitazioni previste dalla legge n. 194 del 1978.
Il 1978 è stato un anno cruciale per il riconoscimento dei diritti delle donne italiane. Per capire come le donne siano riuscite ad ottenere tale diritto ci siamo fatti guidare dalle tue pagine che descrivono bene il clima degli anni che vanno dal 1967 al 1978. Accompagnati dal tuo racconto, abbiamo voluto vedere e ascoltare l’intervista ad Emma Bonino in merito all’interruzione di gravidanza, abbiamo visionato e commentato riprese video originali delle contestazioni femministe e studentesche degli anni ‘70 in Italia. Con i docenti abbiamo cercato di capire il senso dei loro striscioni e delle loro urla infuocate che si riversavano per le strade e nelle piazze. Successivamente, in virtù di un debate svolto in classe, abbiamo cercato informazioni sul movimento femminista, non solo italiano. Abbiamo scoperto che negli Stati Uniti, in Inghilterra, in Francia e in moltissimi altri Paesi le donne hanno lottato con forza, costanza, coraggio e determinazione per il riconoscimento dei loro diritti, non solo quello all’interruzione di gravidanza, ma anche per la parità sul lavoro, nell’istruzione.
Le donne hanno dovuto affrontare situazioni davvero pericolose in famiglia e in società mentre chiedevano la parità politica, sociale ed economica tra i sessi, mentre esprimevano la convinzione che la caratteristica del sesso biologico non dovesse determinare necessariamente un fattore pregiudizievole atto a modellare l’identità sociale, i diritti sociopolitici o economici di una persona, mentre rivendicavano non solo pari diritti, ma soprattutto pari dignità tra donne e uomini, mentre cercavano di liberarsi dall’oppressione di genere.
Analizzando la storia del femminismo, ci siamo imbattuti con piacere in tante figure storiche che hanno percorso i tempi; alcune di queste le hai citate anche tu, ma quella che ci è rimasta nel cuore e che ci ha ispirato maggiormente è stata Emmeline Pankhurst, figura femminile che potremmo definire una “fuoriclasse” in tutti i sensi. Lei è stata una suffragetta inglese che è nata il 14 luglio 1858, data da tenere in considerazione perché coincide con la Festa della Repubblica in Francia, ovvero con la commemorazione del giorno in cui, nel lontano 1789, il popolo francese, in rivolta, assedia e prende possesso di alcune caserme militari e della Bastiglia, dando inizio alla Rivoluzione francese e quindi alla nascita della Prima repubblica francese. E’ nei rivoltosi francesi che lottavano contro l’oppressione dell’assolutismo e dell’ingiustizia sociale, ispirati dai principi di libertà e uguaglianza dell’Illuminismo, che Emmeline si identifica. Lei ha fatto della sua vita un impegno costante e instancabile verso l’affermazione del suffragio femminile, impegnandosi anche politicamente e fondando nel 1903 la Women’s Social and Political Union.
La sua determinazione e la sua forza ci sono di ispirazione e ci fanno capire che, nonostante i diversi incidenti di percorso, i limiti e le barriere che la vita e la società direttamente o indirettamente pongono, è possibile concretizzare gli obiettivi che ci poniamo, sia individualmente che collettivamente. Infatti, nel 1918, il Parlamento inglese votò il Representation of the People Act, che ammetteva il suffragio femminile. La sua fu una vita intera dedicata a difendere ed ad affermare i diritti delle donne, una vita che merita di essere conosciuta ed approfondita attraverso la lettura della sua biografia.
Anche noi studenti di 3 A vogliamo ringraziarti! Abbiamo letto intensamente le tue pagine, qualcuno di noi si è talmente appassionato che ha comprato il tuo libro! Abbiamo riassunto tutti i capitoli, ci siamo confrontati sulle frasi maggiormente significative e che ci hanno colpito di più. Non solo lettura e riassunto, però! Abbiamo pensato che sarebbe stato bello selezionare dei brani da leggere insieme il giorno in cui verrai a Cervo, così abbiamo preparato delle domande che speriamo di poterti rivolgere! Non vediamo l’ora di ascoltare le risposte!
A presto, allora. Ci si vede a Cervo il 13 aprile 2024 alle ore 17:00 presso l’Oratorio di Santa Caterina!
I ragazzi della 4 A e della 3 A dell’IPSSCT U. Calvi ‘