Questa mattina il circolo cittadino del Partito Democratico di Ventimiglia si è riunito, esponendo la loro preoccupazione circa l’amministrazione della città di confine.
“Il sindaco è assente e i problemi a Ventimiglia aumentano. Mentre scarica i problemi sull’amministrazione precedente, non mette la sua squadra di fronte ai propri limiti e soprattutto in condizione di lavorare: è una carenza di leadership che si traduce in divisione politica e mostra il disinnamoramento verso la città”, comincia Francesco Minazzo, segretario del Partito Democratico di Ventimiglia.
Le problematiche poste sotto la lente di ingrandimento sono diverse: a partire dalla raccolta differenziata avviata il 25 marzo nel centro cittadino, passando per la pratica del waterfront, i parcheggi, la perdita di introiti e la mancanza di convocazione di un consiglio comunale dal 26 febbraio scorso.
“La raccolta differenziata è stata carente nella preparazione. Secondo noi è mancata l’attività capillare costante di informazione e preparazione”, esordisce il consigliere di opposizione, Vera Nesci. “Manca la presenza del sindaco in un momento cruciale perché il passaggio alla nuova raccolta differenziata costituisce un momento importante, un cambio epocale per la cittadinanza che andava preparata e informata per far fronte alle nuove regole”.
Il Partito Democratico ventimigliese fa fronte unito, denunciando un’assenza di progettazione politica globale: a loro parere manca la leadership e ciò incrementa le problematiche di cui Ventimiglia è vittima.
“L’assessore incaricato alle Politiche Ambientali non ha il sostegno del suo sindaco e la sua gestione evidenzia dei limiti, in quanto non ha effettivamente il supporto di colui che dovrebbe rappresentare la città”, Nesci denuncia ancora.
Sulla pratica del waterfront ad esprimersi è Alessandro Leuzzi, altro membro del consiglio comunale di Ventimiglia, che dopo aver fatto un riferimento alla lettera anonima che ha scosso la città di confine recentemente espone il suo pensiero.
“È visibile un comportamento piratesco del sindaco per la pratica del waterfront perché fa l’equilibrista all’interno della sua maggioranza, che è trasversale, diversa. Il circolo cittadino del PD, attraverso il suo gruppo consiliare, ha incontrato il primo cittadino e avanzato delle proposte per la gestione degli oneri che arriveranno dal Borgo del Forte, mentre non ci sono state proposte da parte della maggioranza”.
La loro idea è stata quella di sfruttare i futuri fondi per intervenire in modo importante sulla scuola di Nervia e per realizzare un vero e proprio palazzetto dello sport aperto a tutti. La preoccupazione del circolo cresce per il presentimento che la città vedrà naufragare la pratica del Fronte Mare, ma l’attenzione è alta anche per i parcheggi.
“Abbiamo assistito alla risoluzione del contratto di appalto: è un dramma che la città deve gestire nei prossimi mesi ed è sicuramente legato alla vecchia amministrazione. Avevamo chiesto di non portare avanti la gara d’appalto e quando la nuova maggioranza del centro-destra si è insediata non ha messo mano ai conti in rosso che l’appalto in questione stava producendo, vi sono 850.000 euro in ballo”, continua.
Il PD reputa evidente che il Sindaco è assente e lo accusano di abbandonare gli assessori vicino a lui, denunciando la situazione come figlia dell’immobilismo, e non negando di star valutando di rivolgersi alla Corte dei Conti per gli introiti in questione persi.
“Le conseguenze sono tragiche: le entrate a bilancio sono perse, non si sa come recupereremo i soldi già persi e quelli che perderemo, non si conosce il destino dei dipendenti”.
Un’altra questione portata alla luce è il problema del funzionamento del consiglio comunale di Ventimiglia, nello specifico riguardo le interpellanze presentate dai consiglieri mesi fa e ancora senza risposta. A loro parere la situazione non può andare avanti ed è necessario prendere dei provvedenti, non si esclude la richiesta di sostegno alla Prefettura di Imperia.
Le interviste a Francesco Minazzo, Vera Nesci e Alessandro Leuzzi nel video-servizio a inizio articolo.