Nel periodo quaresimale il nome di San Leonardo da Porto Maurizio, patrono di Imperia, risuona forte e vigoroso: lui che nel diciottesimo secolo inventò la Via Crucis moderna (rito, in attesa della Pasqua, particolarmente sentito dai fedeli cristiani) e la esportò fuori dalle chiese. E durante la celebrazione del Venerdì Santo al Colosseo, trasmessa in mondovisione, viene nominato dal Papa.
Tra le sue peregrinazioni a cavallo tra il 1600 e il 1700, Frà Leonardo (al secolo Paolo Girolamo Casanova) predicò spesso tra la Sabina, la Ciociaria e l’Agro Pontino: le testimonianze sono ancora vive nelle tradizioni, anche lontano dal Parasio, come dimostrato dalla Confraternita del Sacro Cuore – detta dei ‘Sacconi’ – proveniente da Sezze e che il 26 novembre partecipa puntualmente alla festa del Santo ad Imperia.
Nel frusinate, precisamente a Ceccano, i segni del suo passaggio sono diventati consuetudini: ogni anno – nel venerdì che precede la Settimana Santa – , nella Collegiata di San Giovanni Battista, infatti si svolge la ‘Solenne Via Crucis con il metodo di San Leonardo da Porto Maurizio‘. E tornerà domani pomeriggio alle 16:15.
La Via Crucis è una processione (pare di origine spagnola), che si sviluppa in quattordici stazioni, e ripercorre il doloroso cammino di Gesù Cristo fino alla Crocifissione; Fra’ Leonardo fu il primo a introdurre le meditazioni ad ogni stazione. Formula poi adottata in tutto il mondo cattolico.
A Ceccano, in particolare, ad ogni sosta viene intonato il canto ‘Le orme sanguigne‘ – più usuale nei riti partecipati in Corsica ed appartenente alla più famosa delle quattro stesure di Fra’ Leonardo – dando un effetto solenne ed emozionante al rito; come ricercato e voluto, ormai da qualche anno, dalla comunità guidata dal Parroco Don Tonino Antonetti.