Riceviamo e pubblichiamo di seguito la nota stampa di Generazione Sanremo, a sostegno del candidato sindaco a Sanremo, Fulvio Fellegara.
“Le sproporzionate bollette emerse oggi da parte di Rivieracqua mi costringono a fare alcune riflessioni:
dal 2012 Rivieracqua avrebbe dovuto intervenire per gestire l’intero servizio idrico integrato del territorio. Per una serie di vicissitudini, scelte politiche e gestionali sbagliate – ricordo il boicottaggio ed i ricorsi di diversi comuni che hanno ritardato il loro ingresso causando notevoli difficoltà al completamento della gestione, ma anche la richiesta di fallimento avanzata in allora da Amat (con la partecipazione del Gruppo Iren al proprio interno), l’intervento della magistratura e gli arresti conseguenti, fino ad arrivare al concordato preventivo. Insomma la politica di questo territorio non è esente da responsabilità e chi ha amministrato fino adesso ha prima creato il problema che oggi cerca di risolvere con l’ingresso d un socio privato.
Oggi assistiamo ad una nuova tariffa unica provinciale, stabilita per legge e che andrebbe fatta da qualunque gestore ci fosse, ma con la decisione sconcertante dell’applicazione retroattiva che ha causato le maxi bollete di questi giorni.
Da queste premesse partono le nostre richieste: la retroattività delle bollette va ritirata immediatamente. Non è concepibile arrivare a posteriori e modificare il costo di un servizio senza che le persone ne fossero consapevoli; chi lo ha pensato non ha il minimo rispetto per le persone che lavorano e che devono provare a tenere insieme i costi delle proprie aziende.
Ma non basta, vorrei ricordare che un socio privato andrà ad impoverire il nostro territorio:
perderemo posti di lavoro, tanto per fare un esempio Iren (dico il nome di un gestore a caso) ha uffici centralizzati per le mansioni amministrative che in prospettiva andremo a perdere. Un gestore esterno al territorio gli utili se li porta via e non li investirà più qui da noi: dove credete che li prendano i soldi per entrare in società? sono gli utili che hanno fatto da altre parti, e così sarà per noi. Ma inoltre, se il privato farà utili (come ad esempio Iren stessa fa a Genova) perchè allora non può reggere una gestione pubblica e reinvestire qui da noi? E poi cosa ne sarà dei fornitori di servizi e materiali locali e di tutto l’indotto che oggi serve Rivieracqua e che da Ventimiglia ad Andora fa lavorare circa 500 persone?
Credo proprio che il “regalo” al privato sia una scelta pessima; gli aumenti tariffari del 9,5% previsti da Arera per i prossimi 3 anni contribuiranno a risanare i debiti prima che una procedura concorsuale per fare entrare il socio privato sarà conclusa. Qualcuno vuole risanare l’azienda coi soldi pubblici e lasciarla in mano al gestore privato, dimenticandosi del Referendum, della volontà dei cittadini e del pubblico interesse della nostra città. Non saremo complici di questo scempio”.