In quest’ultima settimana, a Ventimiglia, il personale della Polizia di Frontiera, diretto dal vicequestore aggiunto Martino Giorgio Santacroce, ha implementato tutti i servizi di controllo sul territorio di competenza, nell’ambito della periodica operazione denominata “Safe Border Crossing” che, secondo le direttive impartite dal direttore della 1^ Zona Polizia di Frontiera per Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria, ha come obiettivi principali il contrasto dell’immigrazione clandestina e la cattura di latitanti.
I controlli sulle persone e sui veicoli sono stati effettuati presso tutte le zone di retro-valico di competenza, ovvero sulle strade statali ed in autostrada, ma anche in stazione ed al porto di Ventimiglia. Nello specifico, sono state impiegati 698 operatori che hanno effettuato 324 pattuglie, identificando 2.848 persone di cui diciannove sono state messe a disposizione della Questura di Imperia per l’espulsione; sono stati controllati 536 veicoli tra i quali numerosi autobus di linea, sia in entrata che in uscita dal territorio nazionale ed il bilancio dell’operazione è stato di 10 arresti, di cui uno effettuato oltre frontiera dal dispositivo italo-francese della Squadra Mista, nonché 17 riammissioni di cittadini irregolari verso la Francia.
Tra le persone arrestate figurano:
- due cittadini bosniaci, un cittadino marocchino ed un cittadino cinese, sorpresi a fare ingresso nel nostro Paese nonostante fossero già stati formalmente espulsi e tutti pluripregiudicati per reati predatori. Uno dei cittadini bosniaci esibiva, all’atto del controllo della Polizia, una carta d’identità croata falsa, un documento che gli avrebbe consentito di circolare liberamente in tutta Europa;
- tre cittadini marocchini pluripregiudicati per gravi reati, quali traffico di sostanze stupefacenti, rapina aggravata, furto, violenza/minaccia, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento, tutti controllati a bordo di autobus di linea provenienti dalla Francia, di cui due colpiti da ordinanza di custodia cautelare in carcere per spaccio di sostanze stupefacenti e uno da ordine di esecuzione per la carcerazione per rapina aggravata, dovendo espiare una pena di oltre anni 3 di reclusione;
- un cittadino turco, controllato a bordo di autobus di linea proveniente dalla Francia, trovato in possesso di una carta d’identità bulgara contraffatta che lo stesso aveva nascosto all’interno della sua scarpa da ginnastica;
- un cittadino francese senza patente, sorpreso dalla Squadra Mista in autostrada, alla guida di un’autovettura sulla quale trasportava 4 cittadini egiziani sprovvisti di documenti e pertanto tratto in arresto per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina;
- un cittadino ivoriano, ricercato in ambito internazionale per associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina in concorso con altri 6 correi, colpito da ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania.
“I numerosi pattugliamenti attuati lungo la linea di confine tra l’Italia e la Francia ad opera delle unità operative del settore, anche in assetto congiunto con la P.A.F. delle Alpi Marittime, sia nell’ambito delle Pattuglie Miste che della Squadra Mista, hanno consentito di verificare nelle banche dati le identità di numerosi viaggiatori tri quali si celavano criminali incalliti, ricercati anche da diversi anni nonché stranieri irregolari che, pur essendo stati già espulsi e rimpatriati, continuavano a circolare illegalmente nel nostro Paese”, così il dr. Santacroce sintetizza il valore di tali controlli che contribuiscono a ridurre i rischi collaterali connessi alla pressione migratoria.