Questa mattina, centinaia di studenti del Liceo Vieusseux di Imperia, muniti di cartelli e pacchi di tagliatelle, hanno organizzato una protesta contro il preside della scuola Paolo Auricchia.
Armati di grembiuli ed alcuni cappelli da cuoco, i ragazzi hanno espresso il loro dissenso in risposta ai commenti sessisti fatti dal preside su Guadalupe Porras Ayuso, assistente arbitrale oggetto di critiche gratuite ed offensive dopo un incidente durante una partita del campionato spagnolo tra il Betis di Siviglia e l’Athletic Bilbao.
Molte ragazze, in particolare, hanno scelto di indossare divise e sciarpe di svariate squadre di calcio lanciando un chiaro messaggio al preside, i cui commenti sui social, secondo i quali Ayuso sarebbe dovuta restare in cucina a preparare tagliatelle, hanno scatenato indignazione tra gli studenti e non solo, vista la rilevanza nazionale assunta dal fatto.
La manifestazione pacifica ha visto gli studenti chiedere le dimissioni del preside ed il lancio di tagliatelle come gesto simbolico. La protesta ha visto la partecipazione non solo degli studenti, ma anche di alcuni professori.
“Siamo stupiti e destabilizzati – dichiara Alessandro De Masi, in rappresentanza degli studenti – non solo noi ragazzi, ma anche molti professori con il quale abbiamo avuto occasione di parlare riguardo questa vicenda. La risposta dei ragazzi è stata immediata. Le tematiche sociali nel 2024 sono alla base della nostra società”.
La protesta continuerà domani con un corteo pacifico che partirà davanti alla scuola alle ore 7:50, dirigendosi prima al provveditorato in piazza Roma per chiedere le dimissioni del preside e poi davanti al Comune. La richiesta di dimissioni si è trasformata nel principale punto di rivendicazione degli studenti, che intendono perseverare nella loro lotta per la parità di genere e contro ogni forma di discriminazione sessista all’interno delle istituzioni educative.
Unanimi i commenti dell’assessore comunale Laura Gandolfo, dell’assessore regionale Mabel Riolfo, della Flc Cgil, dei gruppi PD della provincia e della Rete degli Studenti Medi della Liguria che hanno condannato le parole del preside, sottolineando l’importanza del rispetto e dell’uguaglianza di genere.
Nel video servizio a inizio articolo le immagini della protesta e le parole del rappresentante studentesco.