“Verrà esaminata la prossima settimana dalla V Commissione ristretta controlli, verifica attuazione delle leggi, pari opportunità della Regione Liguria, la mia proposta di legge numero 89 per la promozione della parità retributiva tra i sessi, il sostegno dell’occupazione e dell’imprenditoria femminile di qualità, nonché per la valorizzazione della competenza delle donne e che spero possa diventare presto una legge regionale. Ho avuto modo di parlarne anche questa mattina a Ventimiglia al convegno “Oltre la Parità”. Nel nostro Paese il tema della parità di genere resta un problema di tipo socioculturale, d’altronde basti pensare che, fino al secolo scorso, i reati come lo stupro erano considerati reati minori o non erano considerati. In caso di violenza sessuale il matrimonio riparatore costituiva una causa di estinzione del reato e lo stupro è stato considerato reato contro la morale e il buon costume fino al 1996 quando è stato introdotto l’attuale reato di violenza sessuale come reato contro la persona. Le donne in Italia scontano ancora una disparità di trattamento in ambito lavorativo, con contratti precari o a tempo determinato e i part-time sono tantissimi e soprattutto tante volte non sono volontari. Le donne occupate nel nostro Paese risultano circa il 42,5% a fronte invece di altre nazioni come la Svezia in cui le donne occupate sono più dell’83%. L’Italia è dunque il fanalino di coda dell’Europa in questo senso e le motivazioni sono molteplici: occorre fare di più per favorire la parità retributiva, per favorire le competenze delle donne di qualità e la loro partecipazione alle attività apicali delle pubbliche amministrazioni e anche nella politica e nell’imprenditoria”.
Lo dice in una nota Mabel Riolfo, vicecapogruppo della Lega in Regione Liguria.