Vi ricordate Andrea Compagno, il centravanti lungagnone che nel 2017 giocò nell’Argentina Arma? Nelle ultime stagioni è diventato tra i bomber più prolifici d’Europa tanto da sfiorare la convocazione nella nazionale italiana, a corto di punte. Da qualche ora, la sua carriera ha avuto una svolta e l’attaccante ha cambiato continente firmando per i cinesi del Tianjin Jinmen Tiger.
La squadra, al momento, naviga a metà classifica (ottavo posto) del campionato asiatico che non vive più i fasti di qualche stagione fa, quando le stelle del calcio venivano attratte da contratti faraonici. Una bolla che scoppiò dopo poche stagioni e intanto era riuscita a catturare campioni del calibro di Lavezzi, El Shaarawy, Pellè, Gervinho, Martinez, Ramires, Hulk, Oscar e Fellaini. Questi ultimi due militano, ancora oggi, nel torneo che aveva annoverato recentemente allenatori come Marcello Lippi, Fabio Capello e Walter Zenga.
Nelle ultime stagioni, Compagno è risultato tra gli attaccanti più prolifici del campionato rumeno con 46 gol in 111 partite, tanto che Mancini lo chiamò nella pre-selezione della Nazionale nel marzo 2023. Poi però non venne convocato per le sfide con Malta ed Inghilterra. Arrivato nel Craiova nel 2020 trascinò la squadra alla promozione con 7 gol in 22 partite di campionato; e, nella massima divisione, marcò 17 reti in 35 match che gli valsero la chiamata, nel 2022, del celebre Steaua Bucarest – venendo eletto miglior giocatore straniero del campionato – e segnando anche in Europa League.
A 28 anni si trasferirà in Cina, a Tianjin – per la precisione – città da quasi 20 milioni di abitanti, con un passaggio costato appena 150 mila €uro (secondo gli esperti), forse un po’ poco per quanto visto negli ultimi anni. Ma chissà se, allora 21enne allo ‘Sclavi’, Compagno si sarebbe immaginato una carriera così esotica.