Riceviamo e pubblichiamo di seguito la nota stampa del consigliere comunale d’opposizione a Ventimiglia, Gaetano Scullino.
“La risposta data dall’amministrazione Di Muro alle due “missive” di NAMIRA secondo la quale la sua proposta di variante al PUC non può essere “perseguita”, perché a giudizio del dirigente dell’Area Tecnica “risulta carente dei requisiti”, costringe a un chiarimento anche a tutela del buon nome e dei meriti del commissario De Lucia.
È falso infatti che la liberatoria ex articolo 89 DPR 380/2001 è stata data dalla Regione “su istanza presentata dalla nostra amministrazione a dimostrazione dell’evidente intenzione di proseguire con il procedimento”.
L’istanza di parere regionale presentata da NAMIRA il 23 febbraio 2023 prot. 6848 ha avuto impulso dal commissario straordinario e dalla sua deliberazione n. 44 del 23 marzo 2023 adottata con i poteri della Giunta comunale.
Poi il 24 maggio 2023 la Regione ha richiesto alcuni documenti tecnici integrativi e NAMIRA per il tramite del Comune il 22 agosto 2023 li ha prodotti e il 7 settembre 2023 è arrivata la liberatoria.
Quanto alla necessità di un chiarimento con la Regione sulla procedura da seguire è evidente che si tratta di un espediente dilatorio dietro il quale c’è il veto interno alla coalizione di maggioranza che impedisce la prosecuzione del procedimento.
La legge urbanistica regionale è chiara e la sua applicazione allo specifico caso è stata illustrata nei minimi dettagli nell’ambito della Conferenza dei Servizi preliminare sullo “Studio di fattibilità” richiesta da NAMIRA il 7 maggio 2021 prot. 19774 e accolta dalla mia amministrazione con atto di indirizzo di Giunta comunale n. 72 del 13 maggio 2021.
L’amministrazione attuale è libera di annullare il procedimento, come ha fatto con quello della ricostruzione della passerella “Squarciafichi” e la messa in sicurezza degli argini a San Giuseppe a destra e al centro-città a sinistra del Roja.
È libera anche di rinunciare a 12 milioni di finanziamenti per il Mercato coperto e per il sottovia ferroviario di via Freccero e la messa in sicurezza idraulica di Peglia, come ha già fatto.
Ma per veti personali al proprio interno non è libera di lasciare a bagnomaria e a tempo indeterminato un investimento di 200 milioni in grado di creare posti e opportunità di lavoro molto importanti senza compromettere, ma anzi valorizzandolo, lo straordinario patrimonio ambientale, paesistico e storico-culturale cittadino e del comprensorio.
Non esiste un iter più o meno idoneo come un optional e non c’è spazio per giudizi politici approssimativi, come si legge nella nota stampa diffusa dall’amministrazione Di Muro, esiste solo la legge che è uguale per tutti nell’attribuire le responsabilità di ciascuno”.