“Io accetto con gratitudine il titolo onorevole che mi annovera fra i cittadini sanremesi, dai quali io imparai ben giovane a disprezzare i pericoli del mare… Come cittadino di San Remo io propugnerò certamente, all’uopo, le giuste reclamazioni della mia città adottiva”.
Con queste parole il 14 aprile 1860 accettava la cittadinanza sanremese Giuseppe Garibaldi, l’eroe dei due mondi.
La sua Nizza, città di nascita, stava in quei giorni completando il percorso che l’avrebbe resa definitivamente della Francia. E poco meno di un mese dopo, il 6 maggio, sarebbe salpato da Quarto, direzione Marsala, per dare via all’Impresa dei Mille.
I rapporti fra l’eroe dei due mondi e la città dei fiori non sono pochi (in parte li avevamo trattati in un precedente articolo): Garibaldi più di una volta aveva transitato per Sanremo, non solo per la vicinanza con il suo luogo di nascita. Ha imparato il mestiere di marinaio grazie al capitano Angelo Pesante, fra gli uomini di mare sanremaschi più celebri. Pesante è stato il primo capitano di mare col quale Giuseppe Garibaldi ha preso il mare, con il quale ebbe poi un lungo rapporto. Nelle sue memorie lo ricorda, con deferente affetto, come il miglior capitano che avesse mai conosciuto. I due si incontreranno di nuovo il 26 settembre del 1848, quando un Garibaldi ormai adulto fa tappa a Sanremo per tenere alcuni discorsi. E dalla finestra della casa dell’amico Pesante, a Pian di Nave, esorta i cittadini a non disperare e a credere negli ideali patriottici e nei loro destini.
Un altro dei legami che lega Garibaldi alla città matuziana è sicuramente il legame con Caroline Philippson, poetessa inglese conosciuta a Torino, la quale gli dedico i suoi “Canti Italiani“, da fervente sostenitrice della causa. Le lettere fra i due, il cui rapporto nella sua reale forma non è mai stato del tutto chiarito, saranno presenti anche nei momenti difficili della carriera di Garibaldi, come la prigionia nella cittadella di Alessandria nel 1867, ed offrono degli spunti rilevanti dal punto di vista storico e politico.
Alcune di queste lettere, come molti cimeli sono contenuti nel Museo Civico di Palazzo Nota che ha dedicato, nella sala risorgimentale, una parte della sua esposizione al rapporto fra la città dei fiori e uno dei padri della nazione italiana, che ringraziamo per la disponibilità, assieme all’assessorato alla Cultura del Comune di Sanremo.
Nel video le immagini della sala risorgimentale dedicata a Garibaldi e la storia completa.