Le recenti parole del patron Alessandro Masu “L’iter amministrativo di valutazione del progetto ‘Arena Sanremo‘ abbia subito rallentamenti dovuti ad errori procedurali da parte proprio dell’Amministrazione Comunale” non sono certo passate inosservate a Palazzo Bellevue.
In attesa della presentazione di lunedì 22 gennaio, anche cittadini e tifosi – divisi in cuor loro tra la golosità del progetto e la possibilità di vederlo realmente compiuto ed a pieno regime – si sono chiesti quali fossero i passi falsi commessi dall’amministrazione, in questa prima fase dell’iter.
Le carte, come trovate nel nostro articolo pubblicato ad inizio dicembre, parlano di una arena polifunzionale – da 13.000 posti per i concerti, con nuovi parcheggi, aree commerciali e spazi verdi – da 113 milioni (che salgono a 145 per le necessità complessive indicate nel capitolo della ‘copertura finanziaria’) e una concessione della durata di 99 anni. Numeri importanti che necessitavano approfondimenti da Palazzo Civico seguiti dalla richiesta di chiarimenti (con nota protocollata 112749/2203), proprio alla Sanremese, in merito al PEF presentato nella domanda, alla bancabilità ed ai partner dell’operazione per convocare la conferenza dei servizi preliminare.
Stando a quanto raccolto in Municipio, la società biancoazzurra avrebbe rifiutato la consegna delle integrazioni rivolgendosi direttamente alla Regione per la convocazione della stessa e ricevendo risposta negativa (poco dopo Natale), in quanto era già stata attivata il precedente 22 dicembre. Come riportato nel documento allegato.
Oltre alle mancate risposte, al Comune di Sanremo avrebbero storto il naso per la mancanza di parcheggi: i nuovi 350 posti previsti sarebbero allettanti per i residenti ma non sufficienti per rispondere alle esigenze dei grandi eventi. Nel piano si ragiona su integrazioni con i posteggi al Mercato dei Fiori ed alle stazioni di Taggia e Sanremo che, nel complessivo, ammontano a 2.300 mezzi.
Un primo semplice paragone si può fare col Forum di Assago, tra gli spazi per concerti più noti in Italia e rientrante nella European Arenas Association, che accoglie 15.800 spettatori, a fronte però di 5.500 posti auto (tutti adiacenti all’arena). Con una proporzione di uno stallo ogni 2,87 persone; a fronte delle 5,65 previste nel progetto sanremese.
Anche la quantità dei biglietti da staccare, per le partite della Sanremese, non avrebbe convinto fino in fondo. Nelle undici sfide casalinghe della stagione 2023/24, il ‘Comunale’ ha ospitato una media di circa 300 spettatori e, per rialzare le cifre, servirebbe un forte rilancio che potrebbe arrivare da un doppio salto di categoria.
Le pay-tv ed il calcio in ogni salsa, ad ogni minuto, hanno sicuramente allontanato i tifosi dagli stadi e riportarli ad assistere a partite dal vivo, soprattutto nel calcio di provincia, è diventata una vera e propria impresa. Così replicare le presenze numerate fino agli anni ’90 sembra utopia.
Una media da tutto esaurito (oltre 6.000 spettatori), come auspicato nel progetto, nella Serie B di oggi significherebbe ‘giocarsela al botteghino’ con Brescia e Venezia (stando ai dati del portale specializzato Transfermarkt): due squadre storiche con numeri importanti alle spalle, cominciando dalla popolazione. Tutte questioni rimandate alla conferenza dei servizi attualmente in corso, che terminerà a fine febbraio, nella quale sono state richieste proprio le integrazioni mancanti.
Il sindaco Alberto Biancheri tiene i piedi per terra. Se da un lato ha valutato positivamente alcuni contenuti – anche perché da ex portiere dell’Ospedaletti sostiene il futuro pallonaro della città, – dall’altro non vuole optare per scelte avventate (soprattutto finanziariamente). E liquida in fretta le accuse di ritardi o rallentamenti sul progetto.
“Non mi interessa replicare a commenti fuori luogo. L’iter del progetto dello stadio presentato dal presidente della Sanremese sta seguendo il suo corso: è in conferenza dei servizi e in quella sede verranno fatti tutti gli approfondimenti tecnici necessari e richieste eventuali integrazioni, poi verrà al vaglio della Giunta che ne esaminerà l’interesse pubblico – afferma il primo cittadino. – Al di là del complesso project financing proposto mi preme però rimarcare quanto finora fatto da questa amministrazione nelle infrastrutture sportive ed in particolare a sostegno del movimento calcio: in pochi anni abbiamo risistemato i campi in erba sintetica dei campetti Grammatica e Pian dei Cavalieri, la messa in sicurezza al Comunale, il nuovo campo a 11 a Pian di Poma, ora da poco abbiamo ultimato il campo a 9 e stanno procedendo bene i lavori per il rifacimento totale degli spogliatoi. Uno sforzo enorme, lo voglio rimarcare, con uno stanziamento di oltre 3 milioni di euro in pochi anni” ricordando la paternità degli interventi sugli impianti che ospitano le società locali.
La partita viene sostanzialmente rimandata alla fine del prossimo mese: allora conosceremo come potrà proseguire il progetto, ancora alle fasi iniziali, della nuova Arena di Sanremo.