Si è tenuto mercoledì 10 gennaio l’incontro tra i rappresentanti del comitato “No al CPR nel Golfo Dianese” e il prefetto di Imperia, Valerio Massimo Romeo, per discutere delle ipotesi sul posizionamento della struttura.
Sull’argomento è intervenuto il presidente della Confcommercio Golfo Dianese, Paolo Saglietto.
“Il prefetto, rappresentante istituzionale dello Stato, ha ascoltato le istanze presentategli dal comitato, ricevendo anche le firme raccolte dal dicembre scorso”, esordisce. “Ma il prefetto non ha potuto dare notizie più precise in merito alle scelte che farà il Ministero dell’Interno riguardo alla collocazione del CPR, tanto meno ha potuto stimare i tempi entro i quali verrà presa la decisione: ha confermato che certamente la ex Camandone è un’area attenzionata dal Ministero, precisando però che non è l’unica (le aree al vaglio dei tecnici ministeriali sono diverse e dislocate in varie zone della Liguria)”.
“Non possiamo, quindi, darvi notizie più precise: non vogliamo fare allarmismo, ma non possiamo pensare di essere ‘salvi'”, sottolinea Saglietto. “Al momento siamo ancora in questo ‘limbo decisionale’ la cui sintesi spetta, quasi unicamente, al Ministero dell’Interno”.
“Ribadiamo che la Confcommercio del Golfo Dianese continuerà ad opporsi, al fianco dei nostri amministratori pubblici, a questa ipotesi gravemente dannosa per noi tutti: per questo chiediamo il massimo appoggio e la massima coesione, perché dobbiamo far sentire alle Istituzioni la nostra voce, dobbiamo far valere il nostro ‘peso’, sociale ed economico: il valore dell’imprenditoria locale che, tutti i giorni, vive e fa vivere il territorio e non permetterà che qualcuno lo distrugga”, prosegue. “È in gioco il nostro futuro e, sicuramente, nessuno di noi è disposto a barattare il proprio avvenire e la propria sussistenza economica con qualche euro in più (così promette lo Stato) che entrerà nelle casse comunali di quei territori che ospiteranno i CPR”.
“Avremo cura di aggiornarvi prontamente appena riceveremo comunicazioni dal comitato ‘No al CPR nel Golfo Dianese’, auspicando che vengano proposte ulteriori e incisive azioni a tutela del nostro Golfo”, conclude Saglietto.