Riceviamo e pubblichiamo di seguito la nota stampa del consigliere d’opposizione a Imperia Ivan Bracco.
“Dal report ‘Bes dei territori 2023’, stilato dall’ISTAT, così come da gran parte delle statistiche riguardanti la qualità della vita, è emerso come la provincia di Imperia sia ultima tra quelle della Liguria, regione che a sua volta presenta il livello di benessere più basso rispetto a quelle del Nord Ovest d’Italia.
I dati più preoccupanti riguardano l’istruzione e la formazione, il tasso di emigrazione ospedaliera, la qualità dei servizi, la sicurezza e l’ambiente. Per l’istruzione il livello è il più basso della regione: già la CGIL aveva denunciato un tasso di dispersione scolastica pari al doppio rispetto all’11 per cento regionale e un livello di istruzione media nettamente più basso rispetto a quello del resto della Liguria.
Il Sole 24 Ore ha collocato Imperia al settimo posto per l’indice di criminalità, in testa alle classifiche per l’alto numero di reati quali: violenze sessuali, minacce, percosse e associazioni per delinquere.
E infine una qualità della sanità locale tale da costringere gli imperiesi che possono permetterselo a rivolgersi ad altre Asl: il tasso di emigrazione ospedaliera in altra regione è infatti superiore alla media del Nord-Ovest d’Italia e a quella delle altre province italiane.
Visto il quadro così sconfortante, non si capisce dove il sindaco e presidente della provincia veda la tanta bellezza che continuamente proclama. I servizi pubblici essenziali (sanità, trasporti, servizio idrico, istruzione e servizi sociali) mancano o sono carenti. Se il sindaco e presidente non si rende conto della situazione è perché non si preoccupa di interpellare chi di questi servizi ha bisogno e che forse gli mostrerebbe qual è la realtà in cui vive una buona parte dei cittadini di questa provincia, dove la povertà, l’emarginazione e la solitudine aumentano giorno per giorno.
Imperia Rinasce non può rimanere immobile ad ascoltare discorsi fuori dalla realtà, pronunciati da colui che ha contribuito negli ultimi quarant’anni a portare la nostra provincia e la nostra città dal 19° posto nella classifica nazionale delle città capoluogo per la qualità della vita e dei servizi, alle ultime posizioni.
È necessario un cambio di prospettiva netto, la politica deve affrontare con serietà i problemi del territorio, deve calarsi nella vita quotidiana dei nostri concittadini e deve dare spazio ai giovani, coinvolgerli nella vita politica e amministrativa.
Solo con il contributo di tutti si può sperare di migliorare questa situazione, senza che sia necessaria la presenza di un quasi “Dio” che dispensa sapienza portando a risultanti che sono sotto gli occhi di tutti e che anche le persone che approvano lo fanno con un sforzo enorme”.