Rivieracqua al cambio della guardia dopo sei anni di gestione del Cda corrente, che questa mattina, con in testa il presidente Gian Alberto Mangiante, assieme alla vicepresidente Sara Rodi e al consigliere Giacomo Chiappori, hanno chiuso il loro mandato rendendo noti i numeri del bilancio approvato oggi, con una perdita di 7,8 milioni. La palla passerà ora al nuovo amministratore unico, il torinese Giuseppe Torno, già in precedenza Ad di Amat.
Gian Alberto Mangiante inizia con i ringraziamenti ai dipendenti e le figure apicali con i quali hanno collaborato negli anni, per poi soffermarsi sui dati del bilancio: “Abbiamo presentato un bilancio di sostenibilità e, se compariamo la società rispetto al 2017 possiamo parlare di un passaggio da un’era preistorica e ad una futuristica. L’amministratore che entrerà oggi potrà lavorare al meglio e noi facciamo il tifo per lui, affinché possa terminare il lavoro fatto finora. Tutti devono assumersi i proprio oneri, per far uscire la società da una situazione di disequilibrio, anche per il massimo rispetto di tutto l’ambito imperiese”.
“Il bilancio – continua – è figlio della situazione creatasi tra la pandemia, le guerre e gli aumenti delle materie prime. Sono figli proprio di questi che, nel 2022, è stato di circa 14 milioni. Se noi lo togliessimo e, al netto dei crediti riconosciuti, Rivieracqua sarebbe uscita con un utile netto di 3 milioni. Non vuole essere una giustificazione ma, questo non fa altro che traguardare il trend positivo del 2021, pari a 1,9 milioni”.
Nel video servizio a inizio articolo le dichiarazioni di Mangiante e di Valerio Ferrari, presidente del comitato tecnico di Rivieracqua.