“È una vittoria del diritto contro gli abusi, anche giudiziari, ma è soprattutto una vittoria dei balneari ottenuta grazie al ricorso fatto dal SIB”. Questo è il primo commento a caldo di Fabio Viale, vicepresidente regionale e presidente provinciale del SIB Imperia, il Sindacato Italiano Balneari della Confcommercio, riguardo alla sentenza della Corte di Cassazione che giovedì scorso ha cassato due sentenze del Consiglio di Stato del novembre 2021, apparse fin da subito particolarmente avverse ai titolari di concessioni demaniali marittime, ridando di fatto speranza nel futuro ad un’intera categoria economica.
Ricostruendo brevemente la vicenda, il Consiglio di Stato, nel novembre del 2021, aveva emesso due sentenze “gemelle” che avevano letteralmente gettato nel panico la categoria dei balneari: le concessioni demaniali esistenti venivano “accorciate” di 10 anni, fissandone il termine dal 31/12/2033 al 31/12/2023, cancellando così le aspettative e i più basilari diritti di un intero comparto che, da un giorno all’altro, si è trovato nell’incertezza più assoluta. Si parla di oltre mille imprese balneari solo in Liguria. Le due sentenze avevano già, ai tempi, fatto dubitare della loro bontà, poiché scaturite non da un “confronto”, come avviene in ogni dibattimento, ma da una scelta unilaterale delle due sezioni del Consiglio di Stato, senza permettere al SIB di proporre le proprie tesi difensive, a tutela dell’intera categoria.
Alle “Sentenze Gemelle” è poi seguita la Legge 118/2022, fortemente voluta dal Presidente del Consiglio del tempo, Mario Draghi: un testo normativo scarno, all’interno del DDL Concorrenza, che si basava interamente sui contenuti imposti, appunto, dal Consiglio di Stato.
Sottolinea Fabio Viale: “La Cassazione ha evidenziato come l’estromissione del SIB in fase dibattimentale sia stato un errore e quindi le due sentenze del novembre 2021 sono state cassate e rimandate al Consiglio di Stato, che dovrà nelle future sentenze considerare non solo le tesi difensive del nostro Sindacato, ma anche tutte le novità emerse, dal novembre 2021 ad oggi, in materia di concessioni demaniali. Ad esempio, la mappatura del demanio, svolta dal tavolo Tecnico interministeriale nell’estate 2023, ha stabilito che il 67% delle superfici demaniali italiane sono ancora concedibili, palesando quindi che può esistere una sana e aperta concorrenza, senza dover espropriare i balneari delle proprie aziende”.
Conclude Viale: “L’importante adesso, per non vanificare questa importante vittoria del SIB, è che il Governo, nel più breve tempo possibile, traduca in legge la volontà di tutelare le imprese balneari esistenti e soprattutto i diritti degli imprenditori, delle loro famiglie e di tutti i nostri dipendenti”.