Individuare le problematiche tecniche e amministrative, costruire un help desk per gli enti e gli operatori, predisporre proposte formative per gli addetti del settore, elaborare buone prassi amministrative e ambientali per essere il meno impattanti possibile. Sono questi i principali obiettivi che si pone il protocollo d’intesa, per la costituzione di un tavolo interistituzionale di confronto in materia di attività estrattiva, firmato oggi da Regione Liguria, Anci Liguria e Confindustria Liguria.
A siglare il documento, dopo il passaggio in Giunta, l’assessore all’Urbanistica Marco Scajola, il direttore di Anci Liguria Pierluigi Vinai e il presidente di Confindustria Liguria Giovanni Mondini.
Il protocollo è frutto di un’interlocuzione tra le parti iniziata a luglio del 2023, ha lo scopo di mettere a disposizione di Anci e Confindustria le competenze in materia di Regione Liguria ed è propedeutico ad affrontare in maniera congiunta le problematiche legate a un settore particolarmente strategico per l’attuazione del programma infrastrutturale regionale, oltreché per le difese spondali e della costa, che ha subito un surplus di lavoro nell’ultimo biennio.
“Con questo protocollo Regione Liguria vuole mettersi a disposizione per dare il proprio contributo in termini di competenze da un lato a chi opera in un settore strategico come quello delle cave, da cui passano le importanti opere che realizzeremo da qui ai prossimi anni, dall’altro ai piccoli Comuni che spesso hanno difficoltà nella gestione delle cave – dichiara l’assessore Scajola. – Questo tavolo di confronto ci consentirà di esaminare le problematiche che si verificano con maggiore frequenza elaborando, di conseguenza, buone prassi e linee guida valide sia per gli esercenti di cava sia per i tecnici degli sportelli Suap comunali (Sportello Unico delle attività produttive) bisognosi di supporto. Dall’inizio del mio primo mandato da assessore a oggi abbiamo fatto moltissimo per migliorare le procedure legate all’attività di estrazione. Nel 2020 abbiamo approvato il nuovo Piano Cave a distanza di vent’anni dall’ultimo aggiornamento e oggi ne raccogliamo i primi frutti in termini di tempi medi per le autorizzazioni che sono scesi di circa il 70% rispetto al 2018 attestandosi, nel 2023, a 8 mesi. Questo settore in Liguria garantisce lavoro a circa 2000 persone, tra diretti e indotto, ritengo utile fornire loro, come istituzione, il massimo supporto possibile e allo stesso tempo un filo diretto con le amministrazioni locali. La firma odierna è un nuovo passo per migliorare ancora lavorando in sinergia”.
“Le attività estrattive costituiscono da sempre occasione di sviluppo e occupazione, ma possono rappresentare anche fonte di preoccupazione per la tutela ambientale dei territori – afferma il direttore di Anci Liguria Pierluigi Vinai. – Grazie a questo tavolo interistituzionale con Regione avremo modo di confrontarci e cooperare allo sviluppo di buone pratiche a supporto dei Comuni”.
“Il tavolo interistituzionale in materia di attività estrattive, costituito anche con Anci Liguria – osserva Giovanni Mondini, presidente di Confindustria Liguria – consentirà un confronto costruttivo sulle problematiche tecniche e amministrative che ricorrono più frequentemente, con l’obiettivo di fornire chiarimenti e supporto agli operatori e ai progettisti del settore, anche attraverso proposte formative mirate. Sarà inoltre il contesto all’interno del quale elaborare buone prassi ambientali, in tema di risorse energetiche rinnovabili e di recupero e riciclo dei materiali lapidei di scarto e di quelli derivanti da demolizione, e di sicurezza sul lavoro”.