Il punto ristoro di Valcona Soprana è in fase di completamento e, a breve, la palla tornerà alla burocrazia per la gestione della nuova costruzione nella vecchia malga dell’alta Val Tanaro. Con una nota sulle proprie pagine ufficiali, il Comune di Mendatica ha pubblicato la manifestazione di interesse sottolineando che le domande andranno inviate entro il 14 gennaio 2024.
La documentazione da compilare è scaricabile dal sito www.comune.mendatica.im.it oppure contattando gli uffici comunali al numero 0183 328713 oppure mail protocollo@comune.mendatica.im.it o pec info@pec.comune.mendatica.im.it.
Se tutto dovesse procedere senza intoppi, Valcona Soprana potrà festeggiare la novità già in estate e per la frazione si tratterebbe della prima attività commerciale, a memoria. Insomma un vero avvenimento.
Come si può notare nelle planimetrie, il punto di sosta e ristoro avrà due piani ove sono previsti saloni con lunghe tavolate. L’attività sarà a servizio della rete escursionistica montana di Mendatica che, negli ultimi anni, ha avuto un forte rinnovamento sviluppando percorsi ad anello e interessanti tracciati tra val Tanaro ed Alta Valle Arroscia.
Nonostante qualche piccolo contrattempo, i lavori sono proceduti spediti e, già lo scorso agosto, i residenti estivi di Valcona Soprana avevano ammirato le gru, che installate nel centro della frazione regalavano un panorama inusuale. Le opere (eseguite dall’ Impresa Ferrari Fabio) rientrano negli interventi di rigenerazione urbana, finanziate tramite il Fondo Strategico regionale, su progetto dell’ Ing. Arch. Andrea Barla (con l’ingegner Francesco Castelli, l’architetto Andrè Clos, il geologo Giorgio Ligorini e il perito Marco Canepa).
Alla presentazione del progetto, il sindaco di Mendatica Piero Pelassa aveva dichiarato: “Si colloca in modo strategico, lungo il percorso storico che unisce il comprensorio di Monesi con Briga Alta (CN), Upega (CN) e il tracciato della Monesi-Limone: una via utilizzata per lo sci di fondo, lo sci alpinismo, il trekking, la mtb e le ciaspole: una risorsa turistica, ambientale e sociale fondamentale per l’intero Territorio con uno sguardo verso un turismo innovativo, “slow”, sostenibile e solidale”